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professioni più a rischio

Infortuni da covid. La maggioranza sono di donne

In foto: repertorio
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di Simona Mulazzani   
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ven 19 giu 2020 17:37 ~ ultimo agg. 20 giu 13:18
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Sono soprattutto di donne le denunce all’Inail per infortunio sul lavoro causato da Covid. In Romagna al 31 maggio so contavano 957 casi, il 72% di lavoratrici e la Provincia di Rimini è quella con il numero più alto: 407, di cui 279 femmine e 128 maschi. Un fenomeno spiegabile dal fatto che le professioni più colpite e più a contatto con il virus sono prevalentemente svolte da donne. Il 66% degli infortuni infatti è di lavoratori impiegati nella sanità e nell’assistenza sociale, a seguire i lavoratori della Pubblica Amministrazione 19% e 1,6% invece nel commercio. Purtroppo, anche nei decessi a seguito di denuncia di infortunio da covid, in regione sono stati 14, oltre la metà riguardano medici, infermieri e operatori sanitari. Ad elaborare i numeri sui dati Inail è la Cisl Romagna che spiega come il sindacato sia stato fortemente impegnato nella preparazione e sottoscrizione di centinaia di protocolli anticontagio aziendali. Dai sopralluoghi che i referenti della sicurezza stanno facendo emerge come, soprattutto nelle piccole aziende, sia data poca attenzione ai lavoratori fragili, cioè le persone con patologie croniche o con stati di immunodepressione congenita o acquisita.

È necessario – spiega il segretario generale della Cisl Romagna Francesco Marinelli – che, dove possibile, il datore di lavoro operi con l’ausilio dell’RSPP, ma soprattutto del medico competente per definire “accomodamenti ragionevoli” ovvero le soluzioni appropriate che possano garantire al lavoratore “fragile” il re-inserimento e la permanenza al lavoro in salute e sicurezza”.