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Il dibattito: video e commenti

Eolico, dibattito a Riccione. Pd: cercano nemici. Tosi: progetto come Trc

In foto: Simone Gobbi del Pd e il sindaco Renata Tosi
Simone Gobbi del Pd e il sindaco Renata Tosi
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 7 minuti
ven 26 giu 2020 14:20 ~ ultimo agg. 27 giu 12:11
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59 pale eoliche nel mare di Riccione a partire da una distanza minima di 5,4 miglia nautiche. L’ordine del giorno proposto dalla maggioranza riccionese per manifestare la contrarietà al progetto per il Parco Eolico ha acceso un dibattito serrato tra i banchi del consiglio comunale. 

La minoranza, Pd e Riccione Civica, hanno attaccato la maggioranza per non aver condiviso i contenuti di un ordine del giorno che avrebbe invece potuto unire il consiglio. “Solo strumentalizzazione politica – hanno detto in particolare Vescovi, Gobbi e Delbianco – e il tentativo di creare un altro nemico da combattere come con il Trc“.

La maggioranza dal canto suo ha accuso gli enti preposti di non aver condiviso un progetto, quello sul parco eolico, che risale al 2006. I consiglieri hanno evidenziato non poche criticità: dall’impatto sul paesaggio delle pale alte 200 metri fino ad aspetti tecnici come quelli legati al vento. Una vicenda e un dibattito che, secondo il sindaco Tosi, ricorda quella del Trc. “Nel convegno della provincia di Rimini fatto nel dicembre scorso – ha detto il sindaco -, la stessa provincia di Rimini si esprimeva dicendo che il progetto del parco eolico offshore è possibile. Questa è la preoccupazione che noi abbiamo. Questa sera a sentire gli interventi dai banchi della minoranza mi è sembrata di sentire nuovamente la storia del Trc. Un’opera che è sotto gli occhi di tutti come la montagna di debiti prodotta. Io ricordo i discorsi che si facevano all’inizio del Trc quando si diceva che non sarebbero stati costruiti muri deturpanti. Era il 1995 ed oggi siamo davanti ad un altro scempio. Noi siamo chiari nel dire no, mentre sentiamo solo posizioni ambigue che nascondono pericoli per il nostro orizzonte“.

L’odg, che impegna sindaco Tosi e Giunta, in tutte le sedi istituzionali, ad impedire che tale impianto danneggi irreparabilmente l’orizzonte della città di Riccione, è poi passato con quattordici sì, 5 no e due astenuti. 

La nota della proponente dell’odg Greta Testa di Forza Italia

In qualità di proponente dell’ordine del giorno “No alle pale eoliche, orizzonte libero” alla luce del consiglio comunale svoltosi ieri sera vorrei fare alcune considerazioni.

In primo luogo sono dispiaciuta e rammaricata per l’atteggiamento critico e distruttivo adottato dalla minoranza in sede di consiglio comunale, cui auspico e invito ad adottare un comportamento produttivo e collaborativo che vada oltre la mera strumentalizzazione fine a se stessa del dibattito politico.

Il nostro ordine del giorno nasce dall’esigenza di sottoporre all’attenzione dell’intera comunità la portata impattante e invasiva di un progetto che, nell’ipotesi in cui venga realizzato, deturperebbe tanto il paesaggio quanto l’intero turismo riccionese.

Evidenzio ancora una volta che esso rappresenta solo il primo punto di partenza, in quanto sarà nostra premura convocare un consiglio comunale aperto e indire quanto al più presto un referendum cittadino affinché associazioni di categoria e cittadini possano legittimamente esprimersi su questioni che assumono rilevanza per l’intera comunità.

Questa amministrazione non rinnega le energie rinnovabili ma è fortemente contraria all’insurrezione di un parco eolico off shore che, nel caso in cui fosse costruito, danneggerebbe l’intera costa.

Inoltre risulta impossibile non contestare i modi con il quale il progetto (nato nel 2007) è stato presentato.

A tal proposito ricordiamo che fino al 3 giugno 2020 il comune non ne è mai venuto a conoscenza.

Apprendo oggi che il Presidente della provincia di Rimini Riziero Santi in linea con il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, che ricordo nel 2007 in qualità di assessore votó favorevolmente alla delibera di giunta provinciale della Provincia di Rimini n.39 avente ad oggetto la valorizzazione dell’energia eolica, chiedono uno studio di impatto ambientale.

Questo dà luogo all’instaurazione di un pessimo teatrino volto a celare continue mancate prese di posizione.

Un progetto o viene realizzato perché ha un valore per la comunità oppure deve necessariamente essere cassato.

Nel caso specifico, esso risulta dannoso sia dal punto di vista economico che ambientale pertanto deve necessariamente essere abbandonato.

Questo continuo temporeggiare non è di grande utilità ai cittadini che invece pretendono chiarezza sopratutto dai soggetti istituzionali, è ora che ognuno si assuma le proprie responsabilità.

La nota di Sabrina Vescovi (Pd)

Con il patto per il lavoro e per il clima, proposto dal Presidente Bonaccini, la Regione Emilia Romagna si è data degli obiettivi molto ambiziosi sul fronte delle energie rinnovabili.
E su questo patto, riteniamo che ci debba essere una convergenza politica assolutamente trasversale ed unanime, perché in gioco non c’è una piccola questione di opinioni ma c’è la capacità di costruire il futuro per i nostri figli.
 
Riteniamo che il Comune di Riccione debba aprire un confronto vero in termini di rilancio sulla pianificazione e la programmazione del passaggio alle energie rinnovabili sul nostro territorio.
 
Relativamente al progetto del Parco Eolico, non appena ci è stato presentato, abbiamo immediatamente intrapreso un’analisi molto approfondita.
All’interno della nostra filiera politica partendo dal provinciale passando dal regionale per arrivare al governo centrale, abbiamo soppesato tutti gli aspetti, sia di opportunità energetica che di impatto sul paesaggio e sulla nostra cartolina.
Lo abbiamo fatto perché quella del parco eolico è una questione che riguarda il futuro del nostro territorio, e meritava di essere approfondita.

Così com’è stato presentato il progetto, produrrebbe un impatto paesaggistico importante, a fronte invece di scarse certezze da parte dell’azienda privata relativamente a ricadute positive in termini di beneficio per il nostro territorio.
 
In sintesi, questo progetto non ci convince.

Ci convince invece qualsiasi forma di dibattito politico in cui si parli di implementazione di modelli anche mixati di energie rinnovabili.
Rispetto alle quali si può fare molto di più.
A partire dallo stesso comune.
 
Si potrebbe ipotizzare, per esempio, un intervento sul Regolamento Edilizio Urbano, per aumentare la possibilità di sfruttare maggiormente e in maniera più efficiente i tetti di tutti gli edifici pubblici e anche degli stabilimenti di produzione e dei capannoni industriali con sistemi fotovoltaici.
Sarebbe un piccolo passo avanti, ma pur sempre un passo avanti.

Dobbiamo peró constatare che la presente amministrazione è completamente immobile rispetto al passaggio alle energie pulite.

È maggiormente preoccupata invece nel crearsi nemici contro i quali serrare le fila, per mascherare l’inoperosità su questo tema sentitissimo dalle nuove generazioni.
 
Questo atteggiamento è evidente, ed emerge alla prima analisi della reale utilità dell’ODG di questa sera.
Nessuno degli impegni contenuti all’interno dell’ODG che vengono trasmessi al Sindaco ha la minima valenza amministrativa o l’efficacia di atto amministrativo.
L’unica cosa che il comune avrebbe potuto fare per dare un contributo vero al dibattito sono le osservazioni da depositare alla Capitaneria di Porto entro il 4 Luglio. Non l’hanno fatto. A dimostrazione della strumentalità dell’odg.

Questo ODG riporta semplicemente una posizione politica.
Ma non è un ordine del giorno da solo che trasferisce forza all’azione politica.
L’unica cosa che può sostenere con forza un’azione politica, è la capacità di una classe, che si autodefinisce dirigente, di approfittare di questi momenti di dibattito per rilanciare lo sguardo al di là della propria posizione e della propria personalissima opinione, nell’interesse della collettività.

L’atteggiamento della maggioranza, ancora una volta invece, è quello di chi dice un NO pregiudiziale e strumentale e chiude la porta a qualsiasi possibilità di intavolare un programma di sviluppo sulle energie pulite.
 
Le nuove generazioni, che hanno ben chiaro che la sfida è fra un futuro sostenibile ed un presente che non lo è più, vogliono mediare fra la necessità di energie rinnovabili e quella di salvaguardare il panorama.
 
Ecco perché la nostra posizione ha un unico punto inamovibile: l’improcrastinabilità dell’avvio di un percorso che coglie le opportunità create dal Green New Deal e che crede nelle energie alternative.
Stanno per arrivare ingenti risorse per lo sviluppo delle rinnovabili.
Una grande occasione in cui la politica ha il compito del rilancio e della lungimiranza. Non quello orami stantio della opposizione a prescindere.
 
Con la sua posizione la Giunta Tosi, si priva di una occasione e dice un secco NO a questo tipo di futuro, a questo tipo di sostenibilità. Con questo ODG si chiudono le porte a qualsiasi tipo di visione green del nostro futuro.
 
L’idea di un consiglio comunale aperto per parlare di energie rinnovabili ci vede d’accordo, così come ci vedrebbe d’accordo l’idea di un referendum consultivo che interpelli i cittadini previa corretta e puntuale informazione.
Quelle che abbiamo raccolto noi su questo progetto non ci convincono, ci preoccupano per l’impatto visivo e ambientale. e per l’intera efficienza del sistema.
Riteniamo però che non vi possa essere sviluppo ed avanguardia laddove c’è chiusura e pregiudizio.
Laddove la politica è agita con rabbia e rancore piuttosto che con ascolto e visione strategica.

La nota di Riccione Civica

Sul tema delle pale eoliche, la maggioranza ha presentato un ordine del giorno strumentale, omettendo di indicare i contenuti delle osservazioni da presentare presso la Capitaneria di Porto di Rimini rispetto alla domanda della società Energia Wind 2020 srl di concessione trentennale di uno specchio d’acqua all’interno di area marina nel tratto di competenza della Capitaneria di porto di Rimini.
Perché di questo si tratta; nel Consiglio Comunale non si decide pale eoliche sì o pale eoliche no; allo stato attuale l’unica cosa fattibile è presentare osservazioni alla domanda di concessione avanzata dalla società Energia Wind 2020 srl.

Ed allora risulta assolutamente necessario disporre delle informazioni tecniche, economiche, ambientali, in particolar modo sotto il profilo dell’impatto, per poi presentare osservazioni che eventualmente – sulla base di tali risultanze – chiedano un supplemento d’indagine e valutazione sul progetto in questione.

Al contrario l’ordine del giorno proposto dalla maggioranza darebbe mandato a Sindaco e Giunta di impegnarsi in tutte le sedi istituzionali affinché venga impedita l’installazione di fronte alla nostra costa delle pale eoliche, cosa che non è peraltro nelle prerogative di un singolo comune.

Ci appare un modo di agire davvero superficiale e approssimativo, che non può esser liquidato con un no a prescindere solo per strumentali fini propagandistici.

Dal canto suo, Riccione Civica, consapevole della vitale importanza della vocazione turistica del territorio riccionese e attenta a qualsivoglia intervento che possa avere una rilevante incidenza sullo stesso, ha commissionato a uno studio di grafica e architettura il lavoro di creazione dei render fotorealistici riguardanti il progetto Energia Wind 2020 srl riportato sul sito della Guardia Costiera. Per ottenere il risultato fotorealistico riportato delle immagini, sono stati utilizzati i seguenti parametri: software di modellazione & rendering: Sketchup & Vray; 59 pale eoliche di altezza complessiva di 165m (125m palo, 40m elica), diametro palo: 5m, distanza della costa della prima pala eolica: 10km, posizionamento come da progetto originale, prospettiva di scatto della foto-render: Riccione spiaggia centrale all’ora di pranzo con effetto climatico limpido/zero foschia.

Riccione Civica, prima di assumere qualsivoglia posizione, ritiene necessario approfondire tutti i dettagli, tecnici, politici ed economici dei costi e benefici del progetto avvalendosi oltretutto, della legittima opinione dei cittadini Riccionesi, organizzando appositi incontri aperti e non ponendo preclusioni in ultima analisi anche ad una consultazione referendaria.

Pur essendo a favore dell’energia rinnovabile verso un futuro migliore, vorremmo perciò, analizzare tutti gli aspetti della questione per trarre delle conclusioni che soddisfino democraticamente la maggioranza degli interessati.

Quindi ad un ordine del giorno che avesse impegnato il Sindaco e la Giunta a depositare osservazioni contenenti queste richieste avremmo senza se e senza ma votato favorevolmente, cosa non possibile quando il bene comune viene sfruttato a fini elettorali. Allo stesso tempo non siamo nelle condizioni di poter dare il nostro benestare alla richiesta di concessione avanzata dalla società Energia Wind 2020 srl, proprio per la mancanza degli elementi suddetti.

Ci asteniamo quindi dal votare un ordine del giorno sbagliato nei toni e nei contenuti, riservandoci la possibilità di presentare osservazioni alla richiesta di concessione presso la Capitaneria di Porto di Rimini, quale lista civica del territorio riccionese, e come tale portatrice e rappresentante dei diritti ed interessi di questo territorio.