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Appello al buonsenso

Spiaggia, bar, ristoranti. Cna: con criteri Inail non ci sarà riapertura

In foto: Davide Ortalli, Cna
Davide Ortalli, Cna
di Redazione   
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gio 14 mag 2020 11:33
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Se i criteri ai quali fare fede saranno quelli dei documenti Inail e non quelli previsti dai protocolli della Regione, per stabilimenti balneari, bar e ristoranti non ci sarà una riapertura. A dirlo è il direttore di Cna Davide Ortalli. Concetto espresso anche dal presidente di Confcommercio Indino (vedi notizia). Secondo Ortalli “le condizioni indicate nei due documenti (ndr Inail) rendono impossibile persino la copertura dei costi fissi“.

Per i balneari – prosegue – la distanza minima tra le file di ombrelloni di 5 metri e di 4,5 metri tra due della stessa fila è insostenibile. È necessario affidare ai gestori degli stabilimenti libertà operativa per la migliore organizzazione con misure differenziate sulla base del contesto in cui operano“.

E per la parte ristorazione le cose non vanno meglio: “prevedere uno spazio di 4 metri quadrati per ciascun cliente – spiega Ortalli –, con una distanza fra i tavoli non inferiore ai 2 metri, significa condannare senz’appello l’intera categoria. Stessa condanna per le gastronomie artigianali con l’impossibilità di consumare i prodotti sul posto, con gravissime ripercussioni sull’occupazione e una ricaduta tragica su tutta la catena agroalimentare del territorio“.

Ribadiamo l’assoluta esigenza di tutelare la salute dei cittadini – conclude il direttore di Cna – e di garantire la ripresa delle attività economiche già fortemente provate dal periodo di blocco, per questo serve assicurare le migliori condizioni di sicurezza per imprenditori, lavoratori e clienti. Ci vuole buonsenso, conciliando le raccomandazioni tecnico-scientifiche con le caratteristiche delle imprese e la necessaria tenuta del sistema economico.”