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Caserma Covid? Meglio Aquafan

Sadegholvaad alla Tosi: colgo spirito costruttivo dopo "tana libera tutti"

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 9 mag 2020 14:53 ~ ultimo agg. 21:50
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Bene che il sindaco Tosi si sia resa conto dei pericoli insiti nella fase due ma perché non pensare all’Aquafan o a Villa Mussolini per una struttura covid. Si affida ad una valutazione seria e ad una ironica l’assessore riminese Jamil Sadegholvaad per rispondere alla proposta avanzata dal primo cittadino di Riccione (vedi notizia) di riconvertire la Caserma Giulio Cesare di Rimini alla gestione di una nuova eventuale emergenza Covid-19. Proposta esplicitata in una lettera inviata dal sindaco alla Direzione generale Ausl Emilia Romagna e alla Conferenza sanitaria sociale territoriale della Romagna.

Sadegholvaad, nella sua risposta, parte da una premessa: “tutti ormai sanno che la caserma Giulio Cesare è destinata a ospitare Polizia di Stato e Guardia di Finanza in quella che sarà la Cittadella della Sicurezza della provincia di Rimini”.
Poi entra nel dettaglio. “Colgo lo spirito costruttivo della proposta – dice – e cioè una realistica preoccupazione per la fase 2 che abbiamo davanti, dopo il ‘tana libera tutti alla faccia di ogni cautela sanitaria’ che la sindaca di Riccione aveva espresso sino a stamane, anche con polemiche che ai più maliziosi potevano apparire pretestuose verso il presidente Bonaccini. Chiudo, apro, chiudo, ricorro, anzi no, allora va bene il 18 maggio. Bene la retromarcia e non si badi tanto al ritardo della consapevolezza… L’importante adesso è esserne finalmente consci. Aggiungo, con spirito costruttivo, che sarebbe altrettanto importante informarsi visto che la Regione nei giorni scorsi ha pubblicamente illustrato le sue strategie sanitarie in ordine alle strutture ospedaliere di contrasto al Covid (i 4 hub regionali e nazionali) al termine di accurate valutazioni e analisi tra cui c’è un area intera dell’ospedale Infermi, insieme a Modena Bologna e Parma.
L’assessore si lascia poi andare ad una valutazione che lui stesso definisce ironica. “Test sierologici sospesi come i caffè – dice -, spiagge gemellate con comuni covid. Se il ragionamento è questo perché non prendere in considerazione Aquafan o villa Mussolini per un ospedale di emergenza o le terme di Riccione per la sede della protezione civile provinciale? Oppure perché no un’intera isola magari la Sardegna per farci il centro covid europeo? Chissà cosa diranno i sardi se qualcuno domani magari avanzerà l’ennesima genialata per nascondere sempre più evidenti difficoltà interne?
Tornando a toni più seri, l’assessore conclude: “Bene quindi che la Sindaca Tosi si sia resa conto dei pericoli insiti nella fase 2. Adesso ci siamo tutti, meglio tardi che mai….”