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indagini concluse

Turisti pestati a sangue per gioco: fermati tre 20enni

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 15 apr 2020 12:09 ~ ultimo agg. 19:38
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Sono accusati di aver pestato a sangue due diverse compagnie di turisti lomabardi senza un preciso motivo, forse per gioco o spinti dalla noia. Un riminese di 20 anni, un napoletano di 21 e un cesenate di 22, sono finiti agli arresti domiciliari con l’accusa di lesioni personali e rapina. All’appello manca il quarto componente della banda, un 21enne moldavo.

I fatti risalgono alla notte tra il 15 e 16 agosto. Teatro delle selvagge aggressioni Bellaria Igea Marina. Grazie all’indagine dei carabinieri della locale Stazione, diretta dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi, si è riusciti a risalire all’identità del quartetto. Che prima ha partecipato insieme ad altri 5-6 ragazzi all’aggressione di quattro turisti in via Torre, intorno alle 3 di notte, e poi in via Mare Adriatico ha riempito di calci e pugni due fratelli di Como e un loro amico che se ne stavano seduti su una panchina a mangiare un panino dopo una serata trascorsa in un locale di Bellaria.

Sia nella prima circostanza, quando se la presero con quattro giovani turisti fermi all’interno di un’auto, che nella seconda, la violenza dei quattro è apparsa del tutto immotivata. Non a caso nell’ordinanza di custodia cautelare il gip li definisce “personaggi particolarmente pericolosi”.

Ai fratelli di Como, inoltre, fu sfilato e svuotato anche il portafoglio, che comunque conteneva una piccola somma. Da qui l’accusa di rapina. Entrambi dovettero ricorrere alle cure dei medici. Per il maggiore dei fratelli la prognosi fu di 25 giorni, per il minore di 8. Nell’aggressione rimase ferita anche la madre, intervenuta per cercare di difendere i suoi ragazzi.

“Grande soddisfazione e riconoscenza” viene espressa dal Sindaco Filippo Giorgetti nei confronti di chi ha condotto le indagini. L’Assessore alla Sicurezza Cristiano Mauri,dichaira: “L’individuazione dei colpevoli, la chiusura dell’indagine ed i provvedimenti conseguenti, rappresentano un atto di giustizia nei confronti di chi è stato vittima di un’aggressione brutale e gratuita, a cui rinnoviamo la nostra vicinanza, ma anche una notizia positiva per tutta la nostra città: teatro, nell’estate 2019, di un episodio così grave e antitetico rispetto alla cultura dell’ospitalità e della legalità che da sempre ne contraddistinguono il tessuto sociale.
Alle donne e agli uomini dell’Arma dei Carabinieri un plauso a nome di tutta la comunità, ed un ringraziamento particolare al Luogotenente Roberto Cabras, che guida la Stazione di Bellaria Igea Marina e ha concluso le indagini, e al Luogotenente Antonio Amato, sotto la cui guida è cominciata l’indagine lo scorso anno”.