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verso la fase due

Il protocollo per la ripartenza delle aziende. Novità sulle autocertificazioni

In foto: i controlli
i controlli
di Andrea Polazzi   
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ven 24 apr 2020 17:21 ~ ultimo agg. 25 apr 15:43
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Dopo una notte di confronti, Governo, associazioni imprenditoriali e sindacati hanno raggiunto l’intesa sul nuovo Protocollo per il contrasto e il contenimento del Covid-19 negli ambienti di lavoro. Una delle novità del testo è la costituzione nelle imprese di un “Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole” dello stesso protocollo. Dove non sarà possibile, come nelle piccole aziende, ci saranno Comitati territoriali, sempre costituiti dalle parti sociali. Ci sono poi, tra i punti principali, la certificazione medica di “avvenuta negativizzazione” per il rientro dei lavoratori già risultati positivi; l’utilizzo delle mascherine chirurgiche per tutti i lavoratori che condividono spazi comuni; la sanificazione straordinaria degli ambienti alla riapertura nelle situazioni più a rischio; la rimodulazione degli spazi di lavoro e delle postazioni, distanziate, oltre alla previsione di orari differenziati. Prevista anche la sospensione temporanea per le imprese che non applicano le regole. Ad una prima lettura, nel documento appaiono però più indicazioni che obblighi.
Intanto, in vista della prossima fase due, arrivano alcune ipotesi di lavoro sulle quali sono in corso confronti all’interno del Governo: l’autocertificazione potrebbe essere necessaria solo per gli spostamenti tra una Regione e l’altra e non servirà invece per uscire e muoversi all’interno dei Comuni e della stessa Regione. Il passaggio da una regione all’altra dovrebbe essere consentito solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute, come avviene già oggi per tutti i movimenti.