Indietro
menu
Ritardi e disparità

Cgil: preoccupati per tempi di pagamento della cassa integrazione

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 7 apr 2020 17:15
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Le aziende possono decidere di ottenere direttamente dall’Inps il pagamento della Cassa Integrazione e questo preoccupa la Filt Cgil visto che i ritardi potrebbero essere creare disparità tra lavoratori.
L’attuale normativa – spiega il sindacato – consente infatti alle aziende di chiedere il pagamento diretto della cassa integrazione dell’assegno corrisposto tramite il Fis (Fondo integrazione salariale), a prescindere sia dalla definizione di un accordo con i sindacati, sia dalla effettiva situazione finanziaria dell’impresa. E quindi, anche nel caso in cui questa abbia liquidità sufficiente ad anticipare ai lavoratori le prestazioni a sostegno del reddito“. Per la Filt si tratta di “una modalità che nongarantirà l’accredito delle prestazioni in tempi brevi, certi e uguali per tutti i lavoratori, poiché la platea sia di questi ultimi che delle imprese interessate è molto estesa”. L’Inps sta già ricevendo milioni di domande e molte aziende del settore dell’autotrasporto merci e della logistica, spiega il sindacato hanno già chiesto e ottenuto di non anticipare i pagamenti anche in presenza di riduzioni soltanto parziali delle commesse. “Ci
aspettiamo – prosegue la Filt dichiarandosi in disaccordo con la norma nazionale – dunque dei ritardi nei pagamenti da parte dell’Inps e ci auguriamo che questo non accada”.

Ad aggravare la situazione c’è poi l’erogazione degli assegni nucleo familiare che deve spettare anche in caso di sospensione del lavoro attraverso l’assegno ordinario del Fis (con causale Covid-19). “Al contrario – spiega la Cgil –, l’esplicita esclusione indicata dall’Inps (circolare n. 47/2020) crea un’ingiusta disparità di trattamento con gli altri lavoratori sospesi che godono della Cassa Integrazione Ordinaria oppure in Deroga sempre da COVID-19, poiché nessuna esclusione è prevista dell’istituto per tutti gli altri ammortizzatori. Non è quindi accettabile la mancata corresponsione degli assegni familiari in quanto rappresenterebbe una discriminazione per i lavoratori che beneficiano del FIS oltre ad una riduzione sostanziale del reddito. Per questo, a nome di tutti i lavoratori e le lavoratrici, chiediamo – conclude il sindacato – a tutti i livelli istituzionali un intervento immediato a sostegno della richiesta di erogazione degli assegni per il nucleo familiare anche durante il ricorso al FIS.