Indietro
menu
Genitori in difficoltà

Bambini. Petitti: si pensi a moderata ripresa socialità

In foto: repertorio
repertorio
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 20 apr 2020 12:59
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Sono tanti i genitori, in particolare mamme, che in questi giorni in cui si parla di fase 2 e di ritorno al lavoro si chiedono come organizzarsi per la cura dei bambini visto che le scuole, i nidi e i centri estivi sono chiusi?

Una domanda più che legittima a cui serve dare una risposta concreta, per evitare innanzitutto che alcune donne si ritrovino costrette ad abbandonare il loro lavoro o rivedere i loro contratti per poter prendersi cura dei propri figli una volta terminato il lockdown” riflette la presidente dell’assemblea legislativa regionale Emma Petitti. E pensa ad una, pur regolamentata, ripresa della socialità dei bambini.

Per la stragrande maggioranza delle donne lavoratrici sarebbe insostenibile economicamente lasciare i loro figli ad una baby sitter per così tanto tempo, oltre che, a mio avviso, troppo difficile e stressante per gli stessi bambini. Non dimentichiamo che la loro reclusione forzata in casa è iniziata ben prima rispetto a quella della popolazione adulta. Questa situazione di sedentarietà inizia ad essere pesante e sempre meno gestibile. Hanno bisogno di un po’ di movimento, di tornare un attimo al parco, giocare all’aria aperta. Adesso come adesso, in cui si stanno programmando le graduali riaperture delle attività, è quindi più che mai fondamentale tenere in considerazione la possibilità di consentire, ovviamente nel rispetto delle regole, una moderata ripresa della socialità dei bambini. Il tutto, ripeto, in piena sicurezza: non possiamo permetterci sbagli o passi falsi.  Serve pensare quindi a un adeguato programma di sostegno all’infanzia e ai servizi educativi, nonché a un piano di supporto alle madri che lavorano, attraverso magari congedi parentali estesi, voucher baby sitter, l’ideazione di nuove occasioni ludiche, motorie e ricreative. Con il Ministero dell’Istruzione è poi necessario mettere a punto un progetto per approvare come e quando avverrà un ritorno tra i banchi“.