Piccolo prontuario antibufale dal presidente dell’ordine farmacisti Mignani


In queste settimane di costante emergenza sanitaria per l’epidemia Covid-19 sono purtroppo proliferate anche tante bufale. Dalla vitamina C “miracolosa” agli antinfiammatori da evitare passando per i farmaci capaci di curare il coronavirus e sui quali ancora non ci sono certezze. Ecco un piccolo prontuario anti-fake news postato su facebook dal presidente dell’ordine dei farmacisti di Rimini Giulio Mignani. “Al momento – conclude – non esistono farmaci o integratori che potete prendere o acquistare liberamente per curarvi o proteggervi. 2.
Ecco il prontuario
– VITAMINA C
Andata a ruba in Farmacia, tanto da venire esaurita, in realtà ha un’utilità molto ridotta nel prevenire le infezioni virali.
Lo so che c’è nell’Aspirina, ma è una formulazione vecchia di quasi un secolo e comunque tra le indicazioni non c’è la “prevenzione” delle forme virali respiratorie, ma solo del trattamento dei loro sintomi lievi.
Gli studi (analizzati dalla Cochrane, la Cassazione delle pubblicazioni scientifiche) dicono che non diminuisce l’incidenza della patologia, ma al massimo ne accorcia la durata anche solo di poco.
Le uniche popolazioni dove ha un effetto tangibile sono gli sportivi sottoposti di recente a sforzi molto intensi (es. maratone) e forse, ma dico forse e parzialmente, i bambini.
C’è qualche studio su dosi mostruose somministrate all’insorgenza dei sintomi, e parliamo di 8 grammi al giorno, con risultati non conclusivi.
Si ritrova inoltre qualche evidenza di utilità in pazienti molto compromessi e anziani nelle polmoniti gravi contratte in ospedale, ma sono dati inapplicabili alla popolazione generale.
Insomma, non avendo praticamente effetti collaterali di rilievo, potete prenderla ma difficilmente vi proteggerà dal Coronavirus.
– VITAMINA D
Gli studi fatti dimostrano che è quasi inutile, anzi può peggiorare i sintomi quando assunta in grandi quantità a sintomi già manifestati.
Può avere un’utilità se assunta costantemente PRIMA di contrarre patologie respiratorie e a piccole dosi.
In realtà è probabile che abbia effetti solo nei soggetti che presentano carenza di Vitamina D (per scarsa assunzione o scarsa esposizione al sole), che è un problema abbastanza diffuso nei paesi industrializzati, ma che ovviamente non colpisce tutti.
Attenzione agli effetti collaterali: essendo una vitamina non idrosolubile aumenta il rischio di nefrolitiasi (calcoli renali) e ipercalcemia.
– IBUPROFENE E ANTINFIAMMATORI
E’ circolata la voce che gli antinfiammatori, ed in particolare l’Ibuprofene possano aggravare i sintomi del Covid-19 e quindi si raccomandava di non assumerli.
Si tratta di una fake news, non supportata da dati reali: potete usarli ma comunque con moderazione perchè hanno gli effetti collaterali che hanno sempre avuto, in particolare sono gastrolesivi e quindi chi soffre di ulcera o gastrite deve prestare particolare attenzione.
– CLOROCHINA E AZITROMICINA
La clorochina e sua cugina, l’idrossiclorochina, hanno mostrato qualche utilità in studi ancora troppo piccoli e metodologicamente non perfetti.
I due farmaci hanno una nota attività immunomodulatrice che potrebbe ridurre l’intensità dei sintomi anche se è stata studiata anche come profilassi pre-esposizione.
E’ stata associata anche all’azitromicina, per prevenire complicanze batteriche: l’azitromicina da sola è inutile perchè è un antibiotico che nulla può contro un virus.
Può essere interessante ma al momento non ci sono certezze definitive: non andate in farmacia a fare scorta, per due motivi.
Il primo è che ci vuole la ricetta e, a meno che non abbiate lupus, artrite reumatoide o malaria, il medico non dovrebbe farvela.
Secondo: se fate incetta lasciate i malati di queste patologie senza farmaci: quindi abbiate coscienza, visto che qualcuno è già rimasto senza.
– REMDESIVIR
Studiato per l’Ebola, ha mostrato attività contro SARS-CoV, MERS-CoV e SARS-CoV-2, ma non è in commercio.
L’azienda produttrice lo sta studiando.
– TOCILIZUMAB
E’ la prospettiva ad oggi più promettente.
E’ un anticorpo contro l’Interleuchina-6, uno dei mediatori dell’infiammazione che causa i sintomi gravi e letali del Covid-19.
Non cura l’infezione ma i sintomi. Si trova in commercio solo per uso ospedaliero (non cercatelo online o in farmacia!) ma per l’artrite reumatoide che presenta un profilo infiammatorio comparabile.
Curiosità: il nome che finisce con -zumab sta a significare che è prodotto da DNA misto murino/umano. Murino vuol dire “topo”, quindi sarebbe bene rivedere i pregiudizi sugli OGM, visto che vi salvano letteralmente la pelle.
– ACE INIBITORI e SARTANI
Sono tra i farmaci più utilizzati per l’ipertensione e altre patologie cardiache. Quasi certamente se cercate tra zii e nonni qualche paziente che li usa lo trovate.
Cosa c’entra un farmaco per l’ipertensione con il Coronavirus?
E’ strano ma c’entra.
Il virus utilizza l’enzima ACE2, presente sulla membrana delle cellule degli alveoli polmonari, per entrare nella cellula: questi farmaci ne causano una sovrapproduzione (up-regulation) moltiplicando le porte da cui il virus può entrare.
Quindi è facile: smettiamo di usarli?
No. In realtà le cose non sono così semplici.
Questo enzima diminuisce la pressione sanguigna ma è occupato dalle particelle virali, stimolandone la produzione si garantisce che, semplificando molto, ne resti un po’ libero per allentare la tensione a carico dei polmoni e prevenire il danno polmonare: potrebbe quindi avere un effetto addirittura protettivo.
Un maxi studio per fare luce sulla questione arriverà tra un mesetto: nel frattempo non è raccomandato cambiare farmaco.
– AVIGAN, ABIDOL E ALTRI FARMACI CHE I POTERI FORTI NON VOGLIONO DARCI
Lo scopo è quello di farci ammalare tutti, per controllarci e rinchiuderci e venderci poi a caro prezzo il vaccino.
Gli ingredienti per sospettare che sia una bufala ci sono tutti, a cominciare dal fatto che nelle nazioni dove sono venduti non è che se la passino poi benissimo.
Il Giappone ha appena rinviato le Olimpiadi, segno che tutta questa serenità non ce l’hanno. Inoltre il produttore stesso ha dubbi sull’efficacia dell’Avigan e i dati sono veramente scarsi e limitati. Inoltre il massimo che si spera di ottenere è la riduzione dell’intensità dei sintomi lievi, con tutta probabilità sui casi gravi non avrà alcuna efficacia.
Effettuare una sperimentazione sulla base dell’entusiasmo causato da un video su Youtube è un precedente grave perchè queste cose dovrebbero partire da dati scientifici e non dall’emozione popolare.
Ricordiamo altri casi in cui l’opinione pubblica ha richiesto sperimentazioni a furor di popolo e come sono finite:
– Siero Bonifacio: un composto a base di feci e urina di capra che, secondo quanto affermato dal suo ideatore, avrebbe avuto effetti terapeutici per la cura dei tumori. Creato negli anni ’60 ebbe un certo clamore. Venne sperimentato con risultati disastrosi, ovviamente.
– Terapia Di Bella: ha dimostrato efficacia solo nei casi in cui la Somatostatina era già utilizzata per la cura dei tumori. In tutti gli altri casi si è dimostrata, al di là delle dietrologie, un clamoroso buco nell’acqua.
– Stamina: servizi televisivi, giornalistici e grande attenzione mediatica. Risultato? L’ideatore condannato per truffa.
Quindi al momento non esistono farmaci o integratori che potete prendere o acquistare liberamente per curarvi o proteggervi.
Usate le accortezze che tutti conoscete e non date retta ai ciarlatani che curano il Covid con lo zenzero e la curcuma.