Nel riminese superati i mille contagi, nessun nuovo decesso
Oltre 200 casi in due giorni, superati i mille contagi complessivi. Resta particolarmente critica la situazione in provincia, dove fortunatamente oggi non si registrano decessi. Sono 93 i nuovi positivi: 42 uomini e 49 donne, più altri due pazienti fuori provincia. Settantadue sono in isolamento domiciliare, 20 ricoverati in ospedali. Di questi nessuno si trova in terapia intensiva. E’ questa la buona notizia. Dei 1035 pazienti che hanno contratto il coronavirus nel Riminese, 983 sono residenti in provincia.
Molti dei nuovi contagi sono concentrati nel capoluogo e nella Riviera del Conca, dove Cattolica resta la città con la più alta percentuale di casi, seguita da vicino da San Giovanni in Marignano e Misano. L’aumento generale dei contagi si aggira poco sotto il 9%. In isolamento domiciliare restano complessivamente 1.600 persone. Quindici, invece, quelle uscite dalla quarantena che portano il totale a 200. Dopo le quattro persone estubate di ieri, da segnalare anche tre guarigioni cliniche, riguardanti due donne e un uomo. Loro sì che possono dire di avercela fatta.
“In questo periodo i numeri su cui porre attenzione – ha premesso il commissario per l’emergenza Sergio Venturi – non sono quelli dei nuovi contagi (perché legati anche ai tamponi che aumentano). Si devono guardare invece i posti in terapia intensiva e la percentuale delle persone curate a casa perché più alta è questa percentuale più lieve è la malattia”.
Complessivamente in Regione i contagi sono 8.535, 980 in più rispetto a domenica. “Una crescita analoga a quella dei giorni scorsi – ha detto Venturi – non c’è ancora una decrescita forte, ma ricordo che la situazione dell’Emilia-Romagna non è quella della Lombardia“. Complessivamente, sono 3.669 le persone in isolamento a casa (443 in più rispetto a ieri); aumentano di poche unità quelle ricoverate in terapia intensiva, che sono 276, 7 in più rispetto a ieri. Ma crescono purtroppo i decessi, passati da 816 a 892: 76, quindi, quelli nuovi, di cui 46 uomini e 30 donne. L’età media delle vittime è di circa 80 anni.
Al tempo stesso, continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 423 (74 in più rispetto a ieri), 365 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 58 (più del doppio, rispetto a ieri quando erano 26) sono dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I nuovi decessi riguardano 26 residenti nella provincia di Piacenza, 13 in quella di Parma, 21 in quella di Reggio Emilia, 9 in quella di Modena, 4 in quella di Bologna (nessuno del territorio imolese), 2 in quella di Ferrara e 1 in quella di Ravenna.
Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.885 (120 in più rispetto a ieri), Parma 1.364 (155 in più), Reggio Emilia 1.369 (202 in più), Modena 1.155 (145 in più), Bologna 833 (di cui 652 Bologna, 156 in più rispetto a ieri, e 181 Imola, 3 in più), Ferrara 172 (22 in più rispetto a ieri), Ravenna 342 (33 in più), Forlì-Cesena 380 (di cui 176 a Forlì, 21 in più rispetto a ieri, e 204 a Cesena, 30 in più), Rimini 1.035 (93 in più).
L’aggiornamento del commissario Venturi:
Covid-19 in Emilia-Romagna: 23.3.2020
Il punto quotidiano del commissario all'emergenza Covid-19 in Emilia-Romagna, Sergio Venturi
Pubblicato da Regione Emilia-Romagna su Lunedì 23 marzo 2020