Aziende chiuse. Maggioli: rischio economico reale ma la salute viene prima
A livello nazionale il presidente di Confindustria Boccia oggi ha rimarcato come con l’ultimo Dpcm del Governo “il 70% del tessuto produttivo italiano chiuderà“. Ospite di Radio Capital Boccia ha spiegato che “se il Pil è di 1800 miliardi all’anno vuol dire che produciamo 150 miliardi al mese, se chiudiamo il 70% delle attività vuol dire che perdiamo 100 miliardi ogni 30 giorni“. Secondo il presidente di Confindustria si entra in una “economia di guerra“.
Una situazione ancora più stringente per la provincia di Rimini visto che le misure prese dall’ordinanza del presidente Bonaccini sono ancora più restrittive. La concomitanza tra Dpcm nazionale e ordinanza regionale sta creando qualche problema interpretativo. Ieri proprio il Prefetto aveva spiegato che tra i due documenti vige quello con le misure più stringenti. “Ci prendiamo ancora un paio di giorni per capire quali attività devono essere chiuse – commenta a Tempo Reale il presidente di Confindustria Romagna Paolo Maggioli – ma credo che la scelta della Regione sia doverosa“. Secondo Maggioli “in una fase decisiva come questa dobbiamo essere molto prudenti, dobbiamo sperare che non ci sia un’altra Bergamo“. “In questo momento la salute deve venire prima e deve comandare il senso di responsabilità” conclude.