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Lettera aperta

Garattoni (Coraggiosa) scrive a Bonaccini: anziani non autosufficienti sono priorità

In foto: Luigino Garattoni
Luigino Garattoni
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
dom 2 feb 2020 17:34 ~ ultimo agg. 17:42
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Tra le tante priorità a cui la Regione dovrà dare risposta c’è anche quella degli anziani non autosufficienti. Servono più posti letto per accorciare le liste d’attesa ma anche una riflessione sul personale del settore. A dirlo è Luigino Garattoni della lista Emilia Romagna Coraggiosa in una lettera aperta al presidente della Regione Stefano Bonaccini. “Bisognerebbe incrementare di almeno il 20% i posti letto di tutte queste strutture – scrive –, si darebbero risposte concrete alle persone anziane non autosufficienti, alle loro famiglie e si potrebbero creare nuovi posti di lavoro.” Garattoni interviene anche su alcune delle affermazioni di Bonaccini durante la campagna elettorale. Ad esempio sulla proposta del trasporto pubblico per gli studenti, l’esponente di Coraggiosa ritiene che sia necessaria una valutazione (“vi sono persone con redditi che possono sostenere la spesa di un abbonamento” e “le risorse per attuare queste politiche non sono infinite”).

La lettera aperta di Luigino Garattoni, Emilia Romagna Coraggiosa

Caro presidente per prima cosa voglio complimentarmi per la sua riconferma alla guida della nostra Regione, per il suo successo personale e per i toni e i modi da Lei usati in questa difficile campagna elettorale che anche ieri a Rimini ha usato, nel suo discorso alla Vecchia Pescheria.

Anche io, nel mio piccolo, ho contribuito alla sua elezione assieme alla Lista Emilia Romagna Coraggiosa Ecologista che ho sostenuto e votato con convinzione.

Come Elly Schlein , promotrice assieme ad altri della lista Emilia Romagna Coraggiosa, ha avuto modo di ribadire durante la campagna elettorale è il binomio inscindibile che esiste fra la questione ambientale e la questione sociale che bisogna mettere al centro dell’iniziativa politica per i prossimi anni. Affermo questo da convinto ambientalista essendo stato uno dei fondatori, assieme a tanti altri, della prima lista Verde ed Ecologista a Rimini.

Nel passato anche più recente sui temi ambientali vi sono stati punti di vista diversi e contrastanti fra il suo modo di agire e il nostro riguardo alle politiche urbanistiche, energetiche , trasportistiche. Ora la transizione ecologica e il patto per il clima è diventato un punto qualificante del suo programma e voglio sperare che per davvero questo argomento diventi una leva propulsiva per migliorare ancor di più la qualità della vita nella nostra regione e non rimanga esclusivamente un’enunciazione.

Durante la campagna elettorale lei ha poi affermato di voler ridurre a 6 ore i tempi di attesa nei pronto soccorso, come non essere d’accordo su questo, però per farlo serve più personale medico e infermieristico e serve il filtro indispensabile dei medici di famiglia. Ha poi affermato anche di voler rendere gratuito il trasporto pubblico per gli studenti fino a 18 anni, nuovamente d’accordo ma vi sono persone con redditi che possono sostenere la spesa di un abbonamento e dato che le risorse per attuare queste politiche non sono infinite, conoscendo anche i bilanci delle aziende del trasporto pubblico locale credo che questo argomento vada valutato con attenzione, perché vi sono anche operai poveri, disoccupati che meritano altrettanta attenzione.

Fatta questa premessa pongo una domanda che avrei voluto farle ieri: esistono secondo me delle priorità rispetto cui indirizzare gli investimenti regionali e la giusta attenzione che la buona politica dovrebbe prendere in considerazione. Mi riferisco alla cura per gli anziani non autosufficienti, una percentuale di popolazione in continuo aumento anche per il fatto, ovviamente positivo, dell’allungamento della vita. In tutta la regione i posti letto in queste strutture non rispondono assolutamente ai bisogni di queste persone e delle loro famiglie( allego la lista di attesa nelle strutture pubbliche convenzionate riminesi) e il lavoro di cura delle badanti non può essere sostitutivo dell’intervento pubblico. Un’altra considerazione riguarda il personale di questo settore, che svolge questo importante lavoro di cura: è quasi esclusivamente in seno alle cooperative sociali con contraddizioni sulle condizioni di lavoro e lo stato giuridico che vanno superate. Bisognerebbe allora incrementare di almeno il 20% i posti letto di tutte queste strutture , si darebbero risposte concrete alle persone anziane non autosufficienti, alle loro famiglie e si potrebbero creare nuovi posti di lavoro. Attendo una sua risposta e voglio sperare che questa richiesta venga presa nella giusta considerazione.

Luigino Garattoni

Emilia Romagna Coraggiosa ecologista progressista