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"Continuare a essere presenti"

Regionali, Gnassi e Sacchetti: premiato il lavoro del PD

In foto: Parma, Bonaccini e Gnassi
Parma, Bonaccini e Gnassi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
lun 27 gen 2020 14:53 ~ ultimo agg. 14:55
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A fronte di un risultato quanto mai articolato, col PD che torna primo partito a Rimini dal 2016 ma che resta sotto la Lega in buona parte del territorio, per il segretario provinciale del PD Filippo Sacchetti e per il sindaco di Rimini Andrea Gnassi il risultato elettorale è comunque un riconoscimento del lavoro svolto sul territorio e la conferma di avere intrapreso la strada giusta in vista delle amministrative del 2021 nel capoluogo.


Il commento di Filippo Sacchetti:

Una vittoria storica. Una vittoria per l’Emilia-Romagna, non per altro.

In un clima difficile come quello attuale diventa ancor più fondamentale che una comunità metta in gioco i suoi punti di forza: radici, valori, progetti per il futuro e persone credibili. Stefano Bonaccini è stato capace di interpretare questo sentimento e ha saputo guidare la nostra regione in modo serio, competente e autorevole. Quella di oggi è una grande vittoria in una competizione che qualcuno voleva trasformare in un referendum sul piano politico nazionale, ma che grazie al presidente, alla sua coalizione e ai nostri candidati è diventata un voto per l’Emilia-Romagna. Per il territorio, per chi lo vive e tutti i giorni ci lavora.
Con grande sforzo siamo riusciti a parlare di temi, di sanità, servizi alla persona, lavoro, sviluppo e ambiente.

Abbiamo dimostrato che quando si parla di fatti e di persone il Partito Democratico c’è e vince!
Abbiamo vinto anche a Rimini, territorio storicamente più difficile, grazie a un PD presente, radicato sul territorio, che ha lavorato duramente in questi mesi per affermare le proprie idee.
Un Partito Democratico nettamente in crescita rispetto alle Europee di maggio, che si conferma forza centrale di sostegno al progetto di Bonaccini andando ben oltre il 30%: il perno di una coalizione aperta, in un modello che dovremo seguire anche alle prossime tornate elettorali, a partire dalle amministrative 2021.
Progetto Bonaccini che ha primeggiato Rimini, Santarcangelo e Cattolica per citare alcuni tra i comuni più grandi.
Siamo riusciti a ripetere quello che è successo a maggio con i sindaci, quando abbiamo vinto nell’80% dei Comuni: far capire ai nostri concittadini che bisogna guardare le persone, la storia, la competenza e la credibilità che hanno nel saper risolvere i problemi.
La giusta euforia di oggi non deve però distrarci dai problemi che permangono soprattutto nell’entroterra. Grazie a Bonaccini e al lavoro dei candidati si è riusciti a ridurre il gap rispetto alle recenti Europee, ma è necessario dare risposte concrete, partendo dalle politiche nazionali.
Lavorare tutti insieme e a testa bassa per riconquistare il primato in territori storicamente noi vicini. Farci sentire presenti con azioni concrete e mirate, eliminare le divisioni e recuperare la compattezza che, abbiamo visto ancora una volta, diventa il nostro punto di forza.
Sono stati quattro mesi di duro lavoro, passione e partecipazione vera. Siamo partiti dai programmi, dai candidati del territorio con un’esperienza sulle spalle, chiudendo con una campagna elettorale casa per casa, comune per comune, che ha segnato oltre 50 iniziative e migliaia di persone incontrate.
Il risultato premia in modo netto il Partito Democratico permettendoci di eleggere due consiglieri, il massimo a cui potevamo aspirare.
A differenza di avversari che dopo tanto “urlare” si trovano ora a dover fare i conti con contrapposizioni interne, con un giovane candidato che supera il segretario provinciale e mette in discussione gli equilibri del partito a un solo anno dalle elezioni in quel Comune di Rimini in cui perde la sua leadership.
Guardiamo con fiducia al futuro, ringraziamo ancora una volta i candidati che hanno corso in prima persona mettendoci faccia, impegno e passione e i tantissimi volontari che hanno lavorato con il cuore di questo questo progetto.  Ora festeggiamo, perché è giusto farlo, per poi rimetterci subito al lavoro per fare del territorio un’eccellenza sempre migliore.
Un modello sociale e anche politico per l’intero Paese.

Il commento di Andrea Gnassi (da Facebook)

Ci sono le persone. Ci sono i fatti. Poi vengono le chiacchiere e la demagogia. E quando la demagogia si trova davanti le persone e i fatti concreti viene sconfitta. La vittoria di Bonaccini, alla fine, si spiega così. Al termine di una campagna elettorale estenuante, caricata di politica nazionale, ha vinto il parlare di Emilia Romagna: asili, ospedali, scuole, imprese. E quindi il rispondere a questioni concrete e non buttarla in caciara per ‘dare la spallata’. Ha vinto la partecipazione in massa al voto degli emiliano romagnoli, comunque abbiano votato: e questo è già una bellissima vittoria per la democrazia. La democrazia è una festa e dunque va un grande ringraziamento a tutti quelli che ieri si sono messi in fila ai seggi per esprimere la loro preferenza. Ha vinto un uomo di Modena che non si è mai risparmiato, non negli ultimi 5 mesi ma da 5 anni a questa parte, conoscendo i territori e le comunità. Bonaccini è una persona vera. Le paure esistono ma non si cavalcano mai per un voto in più. La proposta di Bonaccini è quella di risolverle con i fatti e mettendoci la faccia. Parlo per esperienza diretta da sindaco di Rimini: bisogna restituire con le cose concrete la responsabilità che ti è stata data. E’ questo il modo migliore per onorare la fiducia politica e amministrativa. Altro che fare comizi permanenti tra campanelli e felpe!

A Rimini il PD torna dopo oltre 3 anni a essere primo partito, superando la Lega in flessione rispetto alle Europee 2019. E Bonaccini vince nettamente nel capoluogo sulla Borgonzoni. Senza dubbio è un voto alla capacità amministrativa- della Regione – di chi non ha paura di portare avanti una visione forte e concreta di riformismo. Nella rigenerazione urbana, nella sanità, nei diritti, nell’economia. E questo da oggi deve (e sottolineo DEVE) insegnare qualcosa al Governo nazionale in termini di politiche e interventi che sostengano quei territori che vogliono davvero, solidamente e visibilmente, innovare. Il PD, con il risultato ottenuto in Regione, a Rimini e in Provincia dove cresce in tutti e 25 i Comuni, da oggi dovrà avere una responsabilità in più: quella cioè di essere fulcro di un progetto politico aperto, inclusivo e non esclusivo, dentro la pancia della società e per dare risposte con la testa, e non farsi del male con indisponibilità e divisioni. In questo senso sarà la forza di un progetto per l’Italia, per una Regione, per una città che saranno guardati da chi ha votato ieri per Bonaccini e persino per chi no. Ai partiti non servono reti, riti e chiusure interne per parlare alle sardine e alla società tutta ma appunto apertura, progetto, persone che esprimano idee concrete di serietà, visione, empatia e umiltà nell’essere tutti i giorni tra la gente.

Per le prossime tornate elettorali, a partire da Rimini 2021, visione e un progetto politico aperto a ogni forma di partecipazione attiva sono le condizioni per essere credibili e continuare questa straordinaria storia di solidarietà e cose fatte e da fare. Non chiacchiere da diffondere. Grazie emiliano romagnoli. Grazie Stefano Bonaccini. Grazie Emma, Nadia, Giorgio, Alessandro. Grazie Ilia, Gianluca, Kristian, Adriana. Grazie a tutti i candidati e a tutte le liste che hanno sostenuto Stefano. E un grazie a tutti coloro che si sono messi in gioco e davvero a tutti coloro i quali hanno votato.

Conosco Stefano da 30 anni, Una delle cose più preziose che condividiamo è la consapevolezza che si lavora per tutti. Il lavoro che si fa per una comunità lo si deve fare con passione e tenacia. Per chi ci sostiene e per chi no. Lo si deve fare per un’intera comunità. Continueremo a fare esattamente così.