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Chiede la revoca

Pruccoli (Pd) critica il bando Ausl: penalizza la Romagna

In foto: Giorgio Pruccoli
Giorgio Pruccoli
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 20 gen 2020 14:50
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Il bando pubblicato dall’Ausl finalizzato all’affidamento di interventi a carattere socio assistenziale penalizza gli operatori romagnoli. Lo spiega il candidato del Pd alle Regionali Giorgio Pruccoli. “Sollecitato da numerose realtà del sociale in merito al bando Ausl –  dice – ho studiato gli atti e devo dire che le critiche avanzate mi paiono fondate e ragionevoli“.

Si tratta – spiega Pruccoli – del primo bando in Emilia Romagna che l’Ausl emana per interventi socio assistenziali a cui ne seguiranno altri nella zona emiliana che penalizza fortemente le realtà della Romagna a favore di quelle Marchigiane. Le tariffe che vengono poste a base d’asta infatti sono nettamente inferiori di quelle che attualmente vengono applicate e sono simili invece a quelle della Regione Marche”.
Dove sta il problema? – prosegue il candidato – La Delibera Regionale 1904 del 2011 è stata una grande conquista in termini di qualità dei servizi che giustamente devono essere erogati ai minori e ai nuclei mamma/bambino. Tale normativa inoltre introduceva degli standard elevati per quanto concerne le strutture di accoglienza e rilasciava autorizzazione al funzionamento solo se questi venivano rispettati. Ovviamente la regione Marche ha una normativa ben più lasca in materia e sicuramente con una minore qualità“. “Il bando in oggetto – aggiunge Pruccoli – permette anche a chi opera in territorio extra regionale con una distanza dalla Provincia di Rimini di non più di 50 km di partecipare e quindi ci rientra anche la Provincia di Pesaro-Urbino.”
Il candidato del Pd parla di “una mazzata agli operatori che negli anni hanno investito tempo, risorse e formazione per raggiungerli e mantenerli. L’unica soluzione è la revoca del bando e la riparametrazione delle rette“.

Tutto questo – conclude – ovviamente non intacca in alcun modo quanto di buono si è sempre affermato sulla sanità emiliano-romagnola. Anche perché non può essere un piccolo dettaglio a modificare una verità solidissima: la sanità della nostra Regione rappresenta un’eccellenza“.