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Graduatoria del Sole 24 Ore

Qualità della Vita, Rimini migliora: è 17esima. I commenti di Gnassi e Santi

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 6 minuti
lun 16 dic 2019 08:50 ~ ultimo agg. 15:56
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La provincia di Rimini rimonta tre posti rispetto al 2018 e si issa al 17esimo posto nella classica sulla Qualità della Vita pubblicata dal Sole 24 Ore e giunta alla 30esima edizione. In vetta c’è invece Milano e in coda Caltanissetta.
In Emilia Romagna la provincia in cui si vive meglio è Parma (decima con un salto in avanti di 19 posizioni). Bologna è 14esima mentre Ravenna scivola al 39esimo posto (-28). Forlì Cesena è 25esima.
La graduatoria quest’anno è stata ampliata: il numero di indicatori è aumentato da 42 a 90, divisi in sei macro aree tematiche che indagano altrettante componenti dello star bene. Le classifiche di tappa sono: “Ricchezza e consumi”, “Affari e lavoro”, “Ambiente e servizi”, “Demografia e società”, “Giustizia e sicurezza”, “Cultura e tempo libero”.

Il 17esimo posto è frutto di una media dei risultati ottenuti dalla provincia nelle precedenti graduatorie: Rimini è risultata 72esima per Ricchezza e Consumi, 48esima per Ambiente e Servizi, 104esima per Giustizia e SIcurezza, 5° per Affari e Lavoro, 18esima per Demografia e Società, 1° per Cultura e Tempo Libero.

Nel 1996, primo anno in cui compare, la provincia era al 13esimo posto della classifica. Nell’arco di questi anni il miglior piazzamento è stato il quarto posto del 2012 mentre il peggiore il 39esimo del 2008.

Il commento del sindaco Andrea Gnassi

Siamo sempre lì, alle montagne russe di statistiche che, a seconda del quotidiano committente, offrono risultati agli antipodi. Il Sole 24 ore, quest’oggi, mostra come Rimini si consolidinella top 20 della classifica sulla qualità della vita complessiva, in crescita di tre posizioni rispetto allo scorso anno e soprattutto facendo registrare il miglior piazzamento degli ultimi sette anni. Mi si permetta di ampliare però lo sguardo: scorrendo la classifica troviamo ben sei capoluoghi dell’Emilia Romagna tra le prime 25 posizioni, a riprova di un generale livello di servizi e di qualità della vita che spicca rispetto ad altre realtà maggiormente in difficoltà. Al di là dei numeri, il trend appare molto chiaro.
Tornando al focus sulla provincia di Rimini, si consolida la leadership nel settore della cultura, del tempo libero e dell’accoglienza, con un’offerta per residenti e visitatori articolata tra attività sportive ed eventi musicali e culturali di alto profilo. Ciò su cui però vorrei puntare l’attenzione è quel 5° posto nella categoria affari e lavoro, che ci vede ancora una volta ai primi posti per le start up innovative (6°) e dove è incoraggiante il trend dell’imprenditoria giovanile (29°). Una città smart e a misura d’uomo, con servizi e indici ambientali superiori alla media nazionale e che si traducono in un’alta aspettativa di vita (3°) e in una capacità di assorbire e integrare le migrazioni interne. A Rimini, in Emilia Romagna, possiamo dire senza tema di smentita che si vive bene e stiamo lavorando per incrementare le possibilità di crescita del territorio, attraverso la riqualificazione urbana, puntando sulla produzione di progetti e contenuti culturali che creano e danno slancio alla nostra economia. Resta il vulnus statistico della graduatoria della sicurezza, influenzata come spiegato anche dal quotidiano economico, dall’elevata propensione alla denuncia, dell’impatto dei consistenti flussi turistici sul territorio, dalla ricchezza della stesa area riminese. Nell’ultima statistica elaborata dall’Osservatorio del Sole 24 Ore dello scorso ottobre era emerso un trend in costante miglioramento dal 2013, frutto dell’impegno costante di chi opera sul territorio. Risultati scaturiti grazie al lavoro sinergico e all’abnegazione delle istituzioni locali, delle forze dell’ordine, della Prefettura, delle polizie locali. Un lavoro e un’abnegazione che suppliscono alle ‘dimenticanze’ dei governi che si sono succeduti negli ultimi 30 anni alla particolare natura di una provincia come quella di Rimini. La vicenda ormai paradossale della nuova Questura di via Roma, ne è allo stesso tempo esempio e perfetta fotografia

Il commento del presidente della provincia Riziero Santi

La trentesima edizione dell’indagine del Sole 24 Ore sulla Qualità della vita certifica per la nostra provincia un 17mo posto a livello nazionale, in risalita di tre posizioni rispetto all’anno passato, e un terzo posto a livello regionale. Con tutti i limiti che queste indagini presentano nel fornire un’interpretazione della realtà, sono comunque risultati in miglioramento rispetto all’anno scorso, sono numeri da leggere con attenzione, soprattutto da parte di noi amministratori, perché arricchiscono il nostro bagaglio di strumenti conoscitivi della complessa realtà in cui viviamo. Scorrendo i dati dell’indagine, anticipati nei mesi scorsi dalle varie tappe tematiche, non incontriamo grandi sorprese, i punti di forza e quelli di debolezza della nostra provincia sono noti. Continuiamo ad essere primi assoluti in Cultura e tempo libero – a conferma di un’offerta di opportunità ornai divenuta proverbiale e di una piacevolezza del vivere che è nel nostro dna e che sappiamo trasmettere a chi viene qui per vacanza o per lavoro, grazie soprattutto alla presenza di librerie e palestre, ma anche per densità di posti letto nelle strutture ricettive (siamo primi, mentre la posizione arretrata in termini di stelle è in buona parte connaturata alla nostra offerta, storicamente di tipo più familiare e popolare di altre località turistiche), per penetrazione della banda ultralarga (siamo anche quinti assoluti per imprese che fanno e-commerce) e, in generale, per densità dell’offerta culturale (siamo noni a livello nazionale). Nella graduatoria Affari e lavoro siamo al 5° posto a livello nazionale, e secondi in Regione, dati che confermano il dinamismo del territorio provinciale e dei nostri imprenditori e che ci consentono di essere al terzo posto a livello nazionale nel tasso di inattività con un valore davvero molto basso. Le note dolenti, con tutte le premesse e le considerazioni che sappiamo ma anche con l’assoluta determinazione a lavorare per migliorare la qualità della vita delle nostre comunità, vengono anche quest’anno dai delitti denunciati (un 106mo posto che va letto anche nel senso fiducia nelle forze dell’ordine però) e incidenti stradali (104).

I dati di dettaglio

1. INDICATORE RICCHEZZA E CONSUMI

Valore aggiunto per abitante 36°; Depositi pro capite 21° (19° nel 2018); Rata media mensile mutui 103°; Finanziamenti attivi 92°; Importo medio pensione/euro 75° (58° nel 2018); Canoni medi di locazione 96° (=2018); Assorbimento del settore residenziale 12°; Spese per beni durevoli per famiglia 54° (56° nel 2018); Protesti pro capite 67° (53° nel 2018); Prezzi medi di vendita case 13° (=2018); rata media mensile rimborsata per finanziamenti in essere 102°; rischio dei finanziamenti 39°; Popolazione con crediti attivi 90°; Reddito medio complessivo per contribuente 60°; Variazione reddito medio dei contribuenti dal 2007 al 2017 41°

2. INDICATORE AFFARI E LAVORO

Imprese registrate/100 abitanti 16° (9° nel 2018); Tasso disoccupazione giovanile 49° (61° nel 2018); Quota esportazioni su PIL 51° (53° nel 2018); Start up innovative x 1000 imprese 6° (5° nel 2018); tasso di disoccupazione 47°, trend imprenditorialità giovanile 29°; sofferenze lorde su impieghi 67°, tasso di inattività 3°; imprese straniere 16°; imprese e-commerce 5°;  banda larga 25°; imprese in rete 82°; differenza tra tasso di occupazione maschile e femminile 24°; tassi di iscrizione al registro delle imprese 55°; imprese in fallimento 34°, Immigrati regolari residenti 21°.

3. INDICATORE AMBIENTE E SERVIZI, WELFARE

Spese sociali pro capite dei Comuni 75° (64° nel 2018); Smart city 20° (29° nel 2018); Emigrazione ospedaliera 23°; Capacità di depurazione dell’acuqa 49°; indice del clima 25°; passeggeri del trasporto pubblico 22°; consumo dei farmaci per ipertensione 87°; qualità dell’aria 74°; consumo dei farmaci per diabete 36°, prodizione rifiuti procapite 103; raccolta differenziata 29°; offerta del trasporto pubblico 18°, medici di medicina generale 52°; pediatri 36°; consumo di farmaci per asma 36°;

4. INDICATORE DEMOGRAFIA E SOCIETA’

Saldo migratorio interno x mille residenti 7° (6° nel 2018); Tasso di natalità x 1000 abitanti 54° (48° nel 2018); Indice di vecchiaia 34° (35° nel 2018); Tasso di mortalità 21 (32° nel 2018); Acquisizione cittadinanza italiana 22° (37° nel 2018); mortalità per infarto 43°; mortalità per tumore 48°; speranza di vita alla nascita 3°; famiglie numerose 38°; aumento della speranza di vita 63°; famiglie e convivenze 85°; indice di indipendenza degli anziani 44°; nuovi iscritti all’Aire 50°; numero medio di anni di studio della popolazione (28°);

5. INDICATORE GIUSTIZIA E SICUREZZA

Durata media dei processi 32 (39° nel 2018)°; Furti in casa 80° (97° nel 2018); Rapine per 100 mila abitanti 104° (105° nel 2018); Indici di litigiosità 58° (63° nel 2018); Cause pendenti ultratriennali 26° (= 2018); Delitti per stupefacenti 95° (97° nel 2018); Furti di auto 62° (66° nel 2018); violenze sessuali 106°, indice di criminalità (tot delitti denunciati) 106°; estorsione 104°, truffe e frode informatiche 65°, indice di rotazione delle cause 31°; riciclaggio 75°; incendi 31°; incidenti stradali 104°.

6. INDICATORE CULTURA E TEMPO LIBERO

Librerie ogni 100 mila abitanti 3° (2° nel 2018); Cinema ogni 100 mila abitanti 23°  (29° nel 2018); Offerta culturale 7° (3° nel 2018); Spettacoli, spesa al botteghino 10° (2° nel 2018); Indice di sportività 10° (6° nel 2018); Biblioteche 89°; ristoranti e bar 6°; concerti 27°; qualità ricettiva strutture alberghiere 105°; palestre 2°; penetarzione banda larga 3°; indice sport e natura 14°; indice sport e bambini 35°; mostre ed esposizioni 19°; densità posti letto strutture ricettive 1°.