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Terra Santa con il vescovo

Da Nazareth a Betlemme lo sguardo che cambia

In foto: Terra Santa 3 giorno
Terra Santa 3 giorno
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
mar 31 dic 2020 10:22 ~ ultimo agg. 1 gen 09:49
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Terzo giorno del pellegrinaggio diocesano in Terra Santa. A raccontarcelo è Annalisa, ed è la parola trasformazione a risuonare in lei.

Volendo definire la giornata di oggi con una parola, la più emblematica secondo me è Trasformazione. Fin da subito l’abbiamo vissuta, andando proprio nel luogo della Trasfigurazione di Gesù: il monte Tabor. È qui che Gesù cambiò volto e apparve ai suoi tre discepoli con un’altra veste, quella dell’uomo, ma allo stesso tempo Dio, venuto al mondo per salvare l’umanità intera.
Inoltre il nostro stesso viaggio sta vivendo una trasformazione: infatti da Nazareth abbiamo affrontato un viaggio di circa 3 ore per arrivare a Betlemme. Un cambiamento non soltanto a livello geografico, da Israele ai territori Palestinesi, ma anche una trasformazione personale, che ti porta a cambiare sguardo e a riflettere sulla realtà di questa terra.
Entrare a Betlemme è stato difficile a livello emotivo: abbiamo dovuto attraversare quel muro, non solo quello fisico del check point, ma anche quello fatto di pregiudizi e paure dovuto all’incontro con una realtà diversa dalla nostra.
Infine, con la testimonianza di Suor Lucia abbiamo potuto conoscere una realtà, quella del Caritas Baby Hospital, che porta speranza a bambini e bambine bisognosi di cure.
Concludo questa giornata con la consapevolezza che la terra che stiamo attraversando deve essere vissuta in maniera attiva, ascoltando le esigenze del fratello che incontriamo e mettendo a disposizione la nostra vita.
Annalisa