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al piccolo teatro

A Riccione Teatro il Premio Ubu per la promozione della drammaturgia

In foto: Simone Bruscia
Simone Bruscia
di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Mar 17 Dic 2019 12:08
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Importante riconoscimento per Riccione Teatro, che lunedì sera, a Milano, si è vista assegnare uno dei Premi Ubu 2019, tra i più prestigiosi del teatro italiano. Un successo a sorpresa, visto che l’associazione riccionese non figurava nell’elenco dei finalisti e ha avuto l’onore di ricevere un premio speciale, tenuto segreto fino alla serata della premiazione. Si tratta del Premio Ubu speciale per la promozione della drammaturgia e della cultura teatrale in Italia.

La cerimonia di consegna dei Premi Ubu, giunti alla 42a edizione, si è svolta al Piccolo Teatro Studio Melato, ed è stata trasmessa in diretta su Rai Radio3, con la conduzione di Cinzia Spanò e Graziano Graziani.

L’Ubu assegnato a Riccione Teatro arriva a coronamento di un decennio di grandi trasformazioni che hanno confermato la città come centro di promozione teatrale tra i più attivi in Europa. L’associazione organizza infatti il Premio Riccione per il Teatro (il più longevo concorso italiano di drammaturgia) e la sua sezione under 30, il Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”, sostenendo con importanti premi di produzione l’allestimento scenico dei testi premiati. All’attività di scouting del Premio si affianca il lavoro di ricerca del Riccione TTV Festival, progetto che da oltre trent’anni indaga sul rapporto tra arti sceniche e video, e che nelle ultime edizioni si è focalizzato in particolare sull’innovazione drammaturgica.

Simone Bruscia, direttore di Riccione Teatro commenta: “L’Ubu è un riconoscimento straordinario che ci riempie d’orgoglio e felicità, ed è al contempo un punto di partenza. Ci dà la forza di credere ancor di più al lavoro che stiamo portando avanti in questi anni a Riccione, dal nostro piccolo osservatorio di provincia, con l’ambizione di guardare sempre oltre, senza temere l’utopia, coniugando ricerca e sperimentazione, studio e passione. L’Ubu a Riccione Teatro vale due dediche: la prima alla Città di Riccione, che dal 1947 ha deciso di guardare il mondo attraverso le lenti della drammaturgia e rinnova questo miracolo ogni anno, credendoci sempre e sempre di più; l’altra dedica ci impone lo sguardo rivolto al futuro e va ai giovani autori, a quelli che ancora non conosciamo, che parteciperanno alle prossime edizioni. È una dedica cui tengo particolarmente, perché il Premio Riccione non si limita alla scoperta di nuovi autori, ma vuole dare valore ai giovani, al loro pensiero, alla loro creatività, e conserverà e proteggerà sempre la sua vocazione maieutica, un’attitudine che rende questo progetto unico e speciale. A Riccione la parola del teatro deve sbocciare, deve scaturire. Viviamo un tempo in cui la parola è semplificata, ghettizzata, se non addirittura volgarizzata e banalizzata, da tutti gli organi di comunicazione, dalla televisione ai social network. Ed ecco che il teatro diventa quel luogo prezioso dove qualcosa di diverso davvero accade, quel luogo dove avviene il riscatto, il rilancio civile e pubblico della parola, la parola come scrittura, come gesto e azione. A teatro la parola risuona, si fa meraviglia, respiro e voce, soffio vitale.”

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