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il 7 dicembre al grand Hotel

Iano Planco d'oro all'odontoiatra missionario Massimo Migani

In foto: Il medico odontoiatra missionario Massimo Migani
Il medico odontoiatra missionario Massimo Migani
di Lucia Renati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 28 nov 2019 15:01 ~ ultimo agg. 29 nov 13:09
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L’ordine dei medici Chirurghi e degli odontoiatri di Rimini, il 7 dicembre in una cerimonia al Grand Hotel, consegnerà lo Iano Planco d’oro, riconoscimento istituito dallo stesso ordine per premiare i medici che con il loro operato danno lustro e prestigio alla sanità riminese in Italia e nel mondo. Quest’anno sarà assegnato a Massimo Migani, odontoiatra missionario e direttore dell’ospedale Luisa Guidotti di Mutoko in Zimbabwe.

Il primo anno fu assegnato al battagliero virologo Roberto Burioni per la sua campagna nazionale a favore dei vaccini, l’anno scorso all’ambulatorio della Caritas di Rimini “nessuno escluso”, quest’anno lo Iano Planco d’oro andrà a Massimo Migani, giovane odontoiatra missionario di 42 anni che, dopo molti anni in Africa al fianco della dottoressa Marilena Pesaresi nell’ospedale Luisa Guidotti di Mutoko, in Zimbabwe, oggi ne è direttore e ha avviato il reparto odontoiatrico, l’unico esistente.

“è un esempio per tutti noi – ha detto Maurizio Grossi, Presidente Ordine dei medici Rimini – non nel senso che tutti dobbiamo andare a fare i missionari, ma perché ci ricorda qual è la missione di ogni medico: aiutare le persone ed è anche un esempio della cpacità di superare il proprio egoismo”

L’ordine riminese attualmente conta 2045 iscritti, di cui 395 odontoiatri. Quest’anno ci sono state 81 nuove iscrizioni, 42 dottori e 39 dottoresse. Non c’è stata nessuna radiazione, ma sono stati avviati procedimenti disciplinari nei confronti di un medico odontoiatra per esercizio abusivo della professione e su un medico “no vax”. Due le criticità più evidenti di questi ultimi anni: la carenza di specialisti ospedalieri (a Rimini in particolare nel dipartimento di emergenza) e la questione della sicurezza dei sanitari, troppo spesso aggrediti e messi in pericolo dai pazienti:

“Sono due temi urgenti – sottolinea ancora Maurizio Grossi – è sempre più difficile trovare medici di emergenza, di rianimazione, e di terapia intensiva. Stiamo facendo molto per aumentare le borse di studio e quindi formare gli specialisti di domani, in questo momento stiamo adottando delle soluzioni tampone. Sul tema della sicurezza invece, abbiamo avviato una campagna nazinale di sensibilizzazione della popolazione, ma anche delle ricognizioni sulle sedi delle guardie mediche per verificare che sussistano i requisiti di sicurezza. In ospedale inoltre facciamo dei corsi per evitare il conflitto con i pazienti affinché sia sempre chiaro che il medico è un amico, non una persona dalla quale difendersi”.