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Fondo regionale povertà: 330mila euro per il distretto nord

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 23 ott 2019 15:08 ~ ultimo agg. 25 ott 11:19
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330 mila euro per il sostegno di quei nuclei famigliari che, pur essendo in situazione di disagio economico, non rientrano tra i beneficiari del Reddito di cittadinanza. Queste le risorse che la Regione Emilia – Romagna ha dedicato per il distretto di Rimini nord, per cui la Giunta del Comune di Rimini ha approvato le nuove linee guida per l’assegnazione dei contributi economici.

In particolare, la Giunta ha previsto un allargamento dei possibili beneficiari della misura, tramite un aggiornamento delle Linee Guida che prevedono la residenza da almeno un anno nel Comune di Rimini, un Isee massimo che sale dai precedenti 6 mila agli attuali 9 mila e 360 euro – uniformandosi con quanto previsto per il beneficio del Reddito di Cittadinanza – e un patrimonio mobiliare che non dovrà superare i 6 mila euro modificando i 4 mila attualmente previsti. Le risorse sono state distribuite agli enti del territorio in base al numero di abitanti.

Quali interventi sono attivabili con le risorse?

Gli interventi saranno attivati da una equipe coordinata da assistenti sociale, lungo le seguenti direttrici:

– sostegno all’abitare (utenze e affitti);

– sostegni alla mobilità in caso di attivazione di politiche attive del lavoro o contratti di lavoro;

– sostegni per attività di minori dedicate alla frequentazione di attività socializzanti o sportive;

– sostegni per la partecipazione a percorsi individualizzati di formazione non finanziati dalla regione;

– sostegni alle famiglie con minori sotto i 12 anni per servizi di custodia dei bambini;

Modalità della presa in carico

La presa in carico sarà effettuata da Assistenti Sociali  dei Comuni del Distretto Socio Sanitario territorialmente competenti che operano all’interno dei Servizi Sociali e Sanitari.  I contributi concessi ai nuclei famigliari, per un importo massimo di euro 4.000,00 annui, sono condizionati  al rispetto del progetto e degli impegni presi con i servizi sociali. Nel caso in cui siano rispettati questi impegni, l’assistente sociale comunicherà l’interruzione delle condizioni per la concessione del contributo.

“Una modifica – spiega l’assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini, Gloria Lisi – che ci permette di ampliare la potenziale platea dei beneficiari, di quei cittadini che, pur essendo in difficoltà economica,  rimangono fuori da altri contributi nazionale e regionali come il REI (Reddito di Inclusione), RES (Reddito di Solidarietà) e Rdc (Reddito di cittadinanza). Si tratta di uno degli strumenti di contrasto alla povertà con cui il Comune di Rimini ha impostato una strategia diversificata e dinamica per intervenire a sostegno di quella parte di cittadinanza che è rimasta più indietro. Strumenti e risorse che non sono al servizio dell’assistenzialismo ma che servono per riconquistare l’autonomia economica ed esistenziale delle famiglie beneficiarie”.