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l'uomo era in carrozzina

Spaccia droga insieme alla badante, condannato a 3 anni

In foto: repertorio
repertorio
di Lamberto Abbati   
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mer 25 set 2019 17:41 ~ ultimo agg. 26 set 11:58
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Una coppia di spacciatori insospettabili, lui invalido, costretto sulla sedia a rotelle, lei la sua badante, è stata condannata questa mattina, in rito abbreviato, dal giudice del tribunale di Rimini, Sonia Pasini. Rosario Miniati, 52 anni, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, difeso dall’avvocato Nicoletta Gagliani, è stato condannato a 3 anni di reclusione, mentre la 38enne che lo accudiva, Alice Truffi, assistita dall’avvocato Alessandro Pierotti, a 2 anni. Per entrambi il pubblico ministero aveva avanzato una richiesta di condanna a 8 anni, anche in virtù dei gravi e specifici precedenti.

I fatti risalgono all’inizio di agosto. Miniati, con la complicità della sua badante, aveva creato da tempo una fitta rete di spaccio e aveva scelto come luogo di scambio la sua abitazione in via di Mezzo. Nell’ingresso dell’appartamento, protetto da un portone blindato, aveva allestito un tavolo dove smerciava e confezionava lo stupefacente. Erano mesi che i carabinieri di Cattolica e la polizia Locale di Rimini erano sulle sue tracce, ma la possibilità di prenderlo in flagranza, viste tutte le precauzioni prese dall’uomo, sembrava ridotta al lumicino. In casa, infatti, entravano solo clienti fidati e quando arrivavano nuovi acquirenti era la badante a scendere in strada per accertare le loro reali intenzioni prima di farli salire.

Ma i militari e gli agenti non hanno desistito e, dopo una serie di appostamenti, si sono accorti di una falla nel sistema di sicurezza: grazie ad una scala sono riusciti ad entrare dalla porta finestra sul terrazzo al primo piano e a sorprendere Miniati mentre confezionava alcune dosi. A nulla era valso il tentativo della badante di buttare una parte dello droga nello scarico del bagno. All’interno dell’abitazione erano stati sequestrati 70 grammi tra eroina e cocaina. Miniati, già in detenzione domiciliare per via delle sue precarie condizioni di salute, e la badante erano stati arrestati. I loro avvocati avevano chiesto una perizia tossicologica dello stupefacente sequestrato, dalla quale era emersa la scarsa qualità di eroina e cocaina. In virtù di ciò, il giudice aveva derubricato il reato in spaccio di lieve entità e questa mattina le condanne sono state contenute.

Entrambi sconteranno la pena in carcere: Miniati nel reparto medico del penitenziario di Parma, mentre la Truffi in quello di Forlì. Parzialmente soddisfatti i loro difensori.