Il nuovo Governo Conte: tutti i ministri. I commenti dei politici locali
Dopo il plebiscito dagli iscritti alla piattaforma Rousseau (quasi l’80% di favorevoli), si fa in discesa la strada per il nuovo Governo Conte sostenuto dall’inedita maggioranza M5S-PD- LEU. Nella notte il premier ha limato la lista della sua squadra che nel pomeriggio ha presentato al presidente Mattarella. Domani alle 10 il giuramento.
Ecco la lista dei ministri:
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio è Riccardo Fraccaro
Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese
Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede
Ministro alla Difesa Lorenzo Guerini
Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri
Ministro per gli Affari Esteri Luigi Di Maio
Ministero per lo Sviluppo economico Stefano Patuanelli
Ministro per l’Agricoltura Teresa Bellanova
Ministro per l’Ambiente Sergio Costa
Ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia
Ministro per le Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli
Ministro per il Sud Giuseppe Provenzano
Ministro per l’Innovazione tecnologica Paola Pisano
Ministro per la Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone
Ministro per le Pari Opportunità Elena Bonetti
Ministro per i Rapporti con il Parlamento Vincenzo D’Incà
Ministro per gli Affari Europei Enzo Amendola
Ministro per il Lavoro Nunzia Catalfo
Ministro per l’Istruzione Lorenzo Fioramonti
Ministro per le Attività Culturali con delega al Turismo Dario Franceschini
Ministro per la Salute Roberto Speranza
Ministro per i giovani e lo Sport Vincenzo Spadafora
Ma la maggioranza giallo-rossa, inevitabilmente, continua a far discutere anche a livello locale.
“Adesso spetta a noi trasformare l'”operazione di palazzo” – scrive il presidente della provincia Riziero Santi – in una “operazione di popolo”. La partita si gioca a Roma ma si vince, o si perde, sul territorio. Abbiamo 26 punti programmatici progressisti e di sinistra su cui sviluppare una iniziativa politica a tappeto. Dobbiamo dimostrare di avere fatto la cosa giusta, e dobbiamo riconquistare gli elettori delusi. Si può fare“.
“Governo di forte rinnovamento – scrive l’ex vicesindaco di Rimini e assessore regionale Maurizio Melucci – Ora quello che contano sono i fatti“.
Gli esponenti del Pd Emma Petitti e Giovanni Casadei plaudono alla scelta di Andrea Orlando, vicesegretario nazionale, di non far parte dell’esecutivo per continuare a dirigere il partito. “Sono orgogliosa delle scelte politiche e del lavoro condotto in questi anni accanto al vicesegretario nazionale del Partito Democratico.” scrive l’assessore regionale. “Lucidità, capacità di analisi e linea politica – commenta invece il consigliere comunale di Rimini – la rinascita del PD passa necessariamente da un rinnovamento di classe dirigente, la credibilità nel paese si riconquista con facce nuove capaci di dare corpo ad una nuova attenzione politica”.
“Il dato positivo della giornata è – ironizza su Facebook Alessandro Belluzzi, segretario del Pd di Cattolica (città governata proprio dal M5S) – che da questa sera il 79% degli iscritti alla Piattaforma Rousseau non potrà più darmi del Pdidota”. Belluzzi sottolinea poi come la nuova maggioranza di Governo veda al suo interno anche LEU mentre +Europa si è divisa e alla fine ha prevalso il NO.
“Ora mi aspetto coerenza … anche per capire alcuni accadimenti/comportamenti locali. Buon lavoro al nuovo Governo” scrive il sindaco di Verucchio Stefania Sabba, rieletta a maggio nonostante la spaccatura proprio con il Pd comunale che l’aveva sostenuta nel 2014.
Telegrafico invece il commento della deputata della Lega Elena Raffaelli che si sofferma sull’esito del voto sulla piattaforma Russeau: “L’80% dei grillini è tornato a casa PD. Si erano solo vestiti di giallo”.
Danilo Lombardi, consigliere comunale del M5S a Bellaria, affida a Facebook una lunga analisi della situazione. Tra l’altro, scrive: “la Lega si è dimostrato in questo governo indolente è pigra, ma anche spudorata nel tentare di prendersi meriti per azioni di governo alle quali non ha partecipato. Il voto di ieri, che mi vede perdente, lo accetto di buon grado, democrazia vuol dire questo, non si lascia un gruppo quando si perde… si continua a lavorare nell’interesse comune.”