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Osservatorio Regionale

12 vittime in otto mesi sulle strade: moto, bici e pedoni più a rischio

In foto: un incidente nel riminese Adriapress
un incidente nel riminese Adriapress
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
lun 2 set 2019 19:40 ~ ultimo agg. 19:43
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Nei primi otto mesi del 2019 sono state purtroppo 12 (10 uomini e due donne) le vittime di incidenti sulle strade della provincia di Rimini. Lo scorso anno erano state 14. E’ quanto emerge dai dati provvisori (aggiornati al 31 agosto) diffusi dall’Osservatorio Regionale per l’Educazione Stradale. In Emilia Romagna sono state 202 (160 maschi e 42 femmine) le persone decedute contro le 190 dello stesso periodo del 2018.

La provincia di Rimini è in Emilia Romagna quella col minor numero di incidenti mortali dopo Piacenza (9).

Nei primi otto mesi dell’anno le vittime nel riminese sono state quattro automobilisti, quattro motociclisti, due ciclisti e altrettanti pedoni. 

. Dati 2019

. Dati 2018

Alcuni dettagli dell’indagine Regionale

L’utente più coinvolto negli incidenti mortali è sempre l’automobilista che, con un trend in leggera crescita (da 77 a 84 vittime), costituisce il 41% del totale.

Seguono i motociclisti che salgono da 46 a 58, (29%).

Questo fenomeno, purtroppo, si ripete ogni anno quando, con l’arrivo della bella stagione, diventa più agevole muoversi sulle due ruote sia per gli spostamenti quotidiani e sia per raggiungere le località turistiche per le serate di evasione e divertimento durante i fine-settimana.

Tutto ciò, unito alla grande congestione di traffico che è possibile trovare sulla propria strada, può indurre a manovre che spesso risultano azzardate e con conseguenze mortali.

In calo i pedoni da 36 a 30 (14%).

Stabili i ciclisti che calano, con 19 vittime per entrambi i periodi (9%).

Da notare anche l’aumento degli autisti di mezzi pesanti che salgono da otto a undici vittime, evidenziando un problema crescente per questi tipi di veicoli, spesso al centro della scena per le conseguenze negative in termini di danni e ritardi alla circolazione, in maggior parte dovuto al mancato rispetto della distanza di sicurezza.

ANALISI DELLE PROBABILi CAUSE E CONCAUSE

. ABUSO DI ALCOL E SOSTANZE STUPEFACENTI

Sono in continuo aumento gli incidenti mortali alcool correlati. Guidare sotto l’influenza di alcol e stupefacenti incrementa il rischio di incidente del 35,9 volte e da recenti statistiche risulta che quasi il 50% degli incidenti stradali mortali abbia proprio come concausa l’abuso di alcool e di sostanze stupefacenti.

La novità è che il fenomeno colpisce prevalentemente la fascia di età over 40, mentre si è ridotto quello delle cosiddette “stragi del sabato sera”.

Una nuova direttiva europea che renderà obbligatorio dal 2020, tra l’altro, l’alcollock che impedirà l’accensione del veicolo se il conducente ha assunto alcoolici oltre il limite di legge. Tutte le case automobilistiche dovranno dotare i nuovi veicoli di tali dispositivi.

. MANCATO RISPETTO DELLA DISTANZA DI SICUREZZA
Il mancato rispetto della distanza di sicurezza è un’altra causa di incidentalità. Circa il 45% degli incidenti in autostrada (dati definitivi 2018) vedono coinvolti veicoli commerciali e sono innescati da tamponamenti.

. DISTRAZIONE
La distrazione è causa o concausa di comportamenti che creano incidentalità; oltre l’81%.
Ci sono tre grandi cause di distrazioni alla guida:
• Distrazioni manuali: tutte quelle azioni che non ci fanno tenere saldamente il volante con due mani come: maneggiare sigarette, navigatori, rasoi, trucchi, usare un cellulare, bere bibite o mangiare.
• Distrazioni visive: tutte quelle azioni che ci fanno allontanare lo sguardo dalla strada come: guardare il navigatore, leggere un sms, cercare qualcosa.
• Distrazioni cognitive: tutte quelle azioni che ci fanno perdere la concentrazione alla guida come: pensare a problemi, ripassare mentalmente un discorso, organizzare la giornata.

. ABITUDINARIETA’ DEL PERCORSO
L’abitudinarietà al percorso porta ad un “distacco” della attenzione alla guida e ad una (falsa) sicurezza psicologica sulla “conoscenza” del percorso che ci induce ad una minore attenzione”, in particolare gli autisti dei mezzi pesanti.

Aggressività stradale: le Forze dell’Ordine affermano che è in costante aumento il fenomeno dell’aggressività tra gli utenti della strada con insulti e minacce verbali e gestuali rivolte in particolare alle donne e agli anziani anche per futili motivi. Un altro fattore che alimenta la mancanza di attenzione alla guida.