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interrogatorio davanti al gip

L'albergatore si difende: "Tutto falso, mai sfiorato quel ragazzino"

In foto: il Tribunale di Rimini
il Tribunale di Rimini
di Lamberto Abbati   
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ven 30 ago 2019 12:02 ~ ultimo agg. 31 ago 11:16
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Questa mattina è comparso davanti al giudice per l’interrogatorio di garanzia e ha ribadito quanto già sostenuto lo scorso 13 agosto davanti al pm  Giulia Bradanini, quando rilasciò spontanee dichiarazioni: “E’ tutto falso! Io quel ragazzino non l’ho mai toccato”. L’albergatore riminese, 57 anni, è comparso questa mattina davanti al gip del tribunale di Rimini, Lucio Ardigò, accompagnato dai suoi difensori, gli avvocati Paolo Righi e Alessandro Pierotti. L’uomo ha rispedito al mittente le infamanti accuse di violenza sessuale aggravata ai danni di un turista 14enne, in vacanza con la famiglia nel suo hotel di Miramare (vedi notizia) e ha chiarito e approfondito alcuni aspetti contenuti nell’ordinanza di custodia cautelare.

Quel giorno di inizio agosto spettava a lui fare il turno di notte in albergo. Ricorda di aver incrociato il minorenne più volte, sceso in veranda col permesso del padre per guardare sul cellulare una partita. L’albergatore sostiene di aver scambiato col ragazzino qualche parola di circostanza, poi a notte fonda di averlo visto dormire su una poltrona della veranda, con il cellulare in mano e i pantaloni leggermente calati. “Io non gli ho fatto niente, giudice, mi creda. L’ho svegliato solo per dirgli di rivestirsi, e basta”, ha continuato a ripetere disperato questa mattina. Poi ha ripercorso con dovizia di particolari quanto accaduto quella notte. Nessuna incertezza, nessun tentennamento.

Il minore, ascoltato alcune settimane fa in audizione protetta, non aveva avuto dubbi però. Si era svegliato di colpo perché aveva sentito delle mani su di sé, poi si era reso conto di avere i pantaloni calati e che l’albergatore lo stava toccando. Per il momento il 57enne, incesurato, che non è mai stato sposato e non ha figli, resta rinchiuso nel carcere riminese dei Casetti. I suoi legali, Righi e Pierotti al momento si sono riservati di avanzare istanza di modifica e sostituzione della misura cautelare. Lo faranno nei prossimi giorni.