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A Riccione

Evasione. In cinque anni recuperati 6 milioni di Imu

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 25 lug 2019 14:46 ~ ultimo agg. 15:01
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E’ di oltre 6 milioni di euro il recupero dell’evasione Imu, tra evasori totali e bollette non pagate, emerso dagli accertamenti effettuati dall’Ufficio Tributi tra il 2014 e il 2018. Precisamente nel 2014 il recupero fu di 850.368 euro, arrivò a superare oltre 1 milione di euro nel 2016 fino a raggiungere il più alto recupero Imu dell’annualità 2018 con 1.737.968 euro. Un impegno importante anche a confronto con gli importi di recupero Imu del 2012, 686.000 euro, e del 2013, 453.730 euro.

 “Abbiamo raggiunto somme di grande rilievo – afferma l’assessore al bilancio Luigi Santi – frutto di un lavoro che richiede uno sforzo sistematico, attento e rigoroso degli uffici. Sottolineo che si tratta di un impegno che risponde pienamente all’azione di netto contrasto dell’amministrazione all’evasione fiscale condotta secondo il rispetto dei principi di equità fiscale. Un significativo risultato che rende disponibili risorse economiche per finanziare e realizzare importanti servizi alla città”.

Pugno più duro anche per le attività che saranno trovate non in regola. “Stiamo lavorando per inserire dal prossimo gennaio nel regolamento di tutti i tributi comunali, la sospensione, autorizzazione rinnovo e concessione della licenza per le attività commerciali e produttive come previsto dal Decreto Crescita. Inoltre molti spunti del regolamento comunale Tari di Riccione, preso ad esempio da numerosi Comuni italiani, li ritroviamo nello stesso Decreto Crescita. Già nel 2016 l’amministrazione aveva scritto alla Regione e all’Anci regionale evidenziando di non poter attivare alcuna forma di recupero nei confronti delle aziende non in regola con i pagamenti dei tributi locali, con particolare riferimento alla TARI. Ad oggi quindi il Regolamento comunale attuale sulla Tari e la possibilità prevista dal Decreto, vanno incontro alle coordinate e alle necessità di riqualificazione della spesa, equilibrio della pressione fiscale e lotta all’evasione per cui ringrazio il lavoro svolto dagli uffici di settore. Aggiungo che per tutti i tributi comunali, comprese le sanzioni di violazione al Codice della Strada il Consiglio Comunale, dallo scorso giugno un Regolamento specifico dà la possibilità ai cittadini di rottamare le cartelle esattoriali di tutti i tributi non pagati, dal 2000 al 2017, in un versamento unico o dilazionato. Ogni cittadino ha quindi la possibilità di regolarizzare la propria posizione per questa fascia di annualità.”

Certezza del pagamento dei tributi da un lato – prosegue Santi –  e attenzione nei confronti di coloro che si trovano in situazioni economiche difficili dall’altro. La giunta, come recentemente dichiarato, ha confermato l’importo di 250 euro per il fondo Tari il cui bando è di prossima uscita. Sempre sul versante Tari, la lotta all’elusione fiscale ha permesso di ridurre l’insoluto dal 10% degli anni precedenti al 4,40% attuali. Un’attività essenziale per recuperare importanti risorse così come per garantire una forma di deterrenza contro ogni comportamento scorretto in materia tributaria”.