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Accesa discussione in consiglio

Bocciata mozione di sfiducia alla presidente del consiglio Donati. Il dibattito

In foto: la presidente del consiglio Sara Donati
la presidente del consiglio Sara Donati
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 26 lug 2019 09:33 ~ ultimo agg. 19:29
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Minoranza favorevole (9), maggioranza contraria (16) con l’astensione di Davide Frisoni di Patto Civico. Si è chiusa così la votazione per appello nominale palese (Pecci della Lega aveva chiesto il voto segreto) sulla mozione di sfiducia contro la presidente del consiglio comunale di Rimini Sara Donati. A presiedere la seduta il consigliere anziano Juri Magrini del PD. La discussione sulla mozione, a tratti accesa, è durata circa quattro ore.

La mozione nasce, in particolare, da un episodio avvenuto nella seduta del 13 giugno scorso quando si votò una delibera su Lepida. Con il voto contrario annunciato da Patto Civico, la delibera sarebbe stata bocciata. Il Pd decide allora di uscire dall’aula ma a far mancare il numero legale è l’uscita della presidente Donati (che chiede di assentarsi per andare in bagno). Un gesto che la minoranza legge come una scelta di partito non idonea per chi deve garantire tutto il consiglio in maniera super partes.

. Il video è disponibile anche a questo link 

Il resoconto del consiglio comunale da parte dell’ufficio stampa

Il Consiglio Comunale conferma la fiducia al presidente Sara Donati. Dopo un ampio dibattito è stata infatti bocciata la mozione presentata dal consigliere Marzio Pecci e da altri colleghi dell’opposizione per chiedere la revoca del presidente del consiglio comunale. Una mozione nata a seguito della seduta del 13 giugno scorso durante la quale i consiglieri avrebbero ravvisato un comportamento non idoneo della presidente Donati durante la votazione di una delibera. “Siamo nell’ambito di una legittimità dell’iniziativa dell’opposizione, ma francamente l’argomentazione è inesistente – è intervenuto nel dibattito il sindaco Andrea Gnassi – Credo sarebbe ipocrita non ammettere che talvolta in consiglio si verificano dinamiche particolari, situazioni convulse che coinvolgono tutti, giunta e consiglieri. Ma in questi oltre tre anni di lavori nessuno può mettere in discussione il rigore che il presidente Donati ha sempre avuto. C’è qualcuno onestamente che può dire che la dialettica maggioranza-opposizione non sia stata garantita?”. “C’è poi un tema più politico: se parlassi da uomo di parte auspicherei che l’opposizione continuasse in questo atteggiamento, attaccandosi a questioni che alla città interessano ben poco. Da sindaco però vorrei che l’opposizione avesse lo stesso incalzare sui fatti concreti, sui temi caldi della città, sullo sblocco delle opere della statale 16, sulla situazione della stazione, sulla questura, oggetto anche dell’ultimo ping pong tra i sottosegretari Molteni e Morrone. Su questo dall’opposizione ci si aspetta un contributo”. La mozione è stata respinta con 16 voti contrari, 9 favorevoli e 1 astenuto.

La seduta è poi proseguita con le votazioni delle altre delibere all’ordine del giorno. Approvate le delibere su debiti fuori bilancio (18 favorevoli e 6 contrari), assestamento di bilancio e verifica salvaguardia degli equilibri finanziari e variazioni al bilancio di previsione (17 favorevoli e 4 contrari), la ratifica della variazione d’urgenza al bilancio di previsione (17 favorevoli e 4 contrari). Infine approvata ad ampia maggioranza (18 favorevoli e 4 astenuti) il progetto per l’ampliamento cimiteri di San Lorenzo in Correggiano e Corpolò.