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l'indagine dei Carabinieri

Arrestati i rapinatori di Rolex a Riccione

In foto: repertorio
repertorio
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 1 lug 2019 10:45 ~ ultimo agg. 2 lug 10:12
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Dalla Campania venivano appositamente in trasferta a Riccione (e non solo) per rapinare facoltosi turisti. Nel mirino della banda di napoletani, composta da un 20enne, un 26enne e un 36 enne, tutti arrestati in flagranza dai carabinieri della Compagnia di Riccione, c’erano orologi costosissimi, dal valore di 20mila euro in su l’uno. L’ultimo colpo, messo a segno sabato scorso in via Carducci, nella Perla Verde, ai danni di un avvocato bolognese al quale era stato strappato dal polso un Rolex Daytona Oyster Flex da 25mila euro, è costato caro al terzetto. I militari dell’Arma, infatti, erano da tempo sulle loro tracce. Così, una volta realizzato lo ‘strappo’, hanno atteso che i rapinatori uscissero dal centro abitato di Riccione, li hanno seguiti a debita distanza per alcuni chilometri e li hanno fermati poco prima di Cattolica. Uno dei tre criminali aveva il Rolex appena rubato al polso. L’orologio è stato restituito al legittimo proprietario, che ha voluto ringraziare i carabinieri per la prontezza d’azione.

Ma, come si diceva, i militari erano sulle tracce della banda già dallo scorso 8 giugno, quando un imprenditore bolognese in vacanza a Riccione fu rapinato di notte sempre in via Carducci. Il bottino fu un Patek Philippe da 26mila euro. Uno strappo fulmineo, con il rapinatore materiale che dopo aver ottenuto il prezioso orologio saliva in sella ad uno scooter Honda 125 guidato dal complice, mentre il terzo uomo faceva da palo a bordo di una Fiat, coprendo così le spalle ai concittadini. I carabinieri, partendo proprio da alcune informazioni preziose, come la targa dello scooter, sono riusciti a risalire agli autori del colpo, i cui cellulari sono stati messi sotto intercettazione. Un’ulteriore conferma i militari l’hanno avuta ricostruendo i percorsi compiuti dalla Fiat nei giorni delle due rapine. Sull’auto, infatti, era installato da contratto assicurativo un rilevatore gps.

Per circa un mese gli investigatori dell’Arma, coordinati dal sostituto procuratore Davide Ercolani, hanno atteso che il terzetto si ripresentasse in Riviera. E quando sabato scorso, dalla Versilia, sono partiti alla volta di Riccione, i carabinieri erano lì ad attenderli. La banda, come al solito, dopo un primo giro esplorativo lungo viale Ceccarini e viale Dante, individuava nell’avvocato bolognese la vittima da rapinare. Lo pedinava per tre ore e attendeva pazientemente l’uscita dal ristorante. Poi, poco dopo mezzanotte, entrava in azione in via Carducci: uno dei componenti, con il casco indosso, strappava il Rolex all’avvocato gettandolo a terra, saliva sullo scooter Honda guidato dal secondo componente della banda e insieme fuggivano scortati dal ‘palo’, che si trovava a bordo della Fiat. Solo che questa volta i carabinieri riuscivano ad intercettarli e a bloccarli. Nel bauletto dello scooter veniva sequestrata anche una pistola giocattolo priva di tappo rosso.

Ora resta da capire se il terzetto abbia usufruito di qualche aggancio in Riviera. Il sospetto degli inquirenti è che abbiano messo a segno altri colpi da inizio estate. Di sicuro in altre parti d’Italia, probabilmente anche in Riviera. Le indagini sono tutt’altro che concluse.