Inizio d'anno difficile per il commercio. Bene il Mercato Ittico
Un 2019 che si apre tra luci ed ombre per l’economia riminese, che risente del clima di incertezza del Paese. Tra i settori in maggior sofferenza, e non è una novità, c’è il commercio e in particolare quello al dettaglio. L’osservatorio elaborato dalla Camera di Commercio della Romagna evidenzia nel primo trimestre dell’anno un calo delle vendite dello 0,6%. Più penalizzato è il comparto alimentare (-2,1%) mentre piccola e media distribuzione faticano maggiormente rispetto ai colleghi più grandi che ancora vantano il segno più (+0,6%). Rispetto al primo trimestre 2018 le imprese attive nel commercio al dettaglio calano di quasi il 3% (sono 4.972).
Risultati contrastanti invece per l’industria manifatturiera dove cresce dell’1% la produzione, resta però stabile il fatturato e diminuiscono dell’1,3% gli ordinativi. Da segnalare anche il calo dell’export dopo un ottimo 2018.
Crescono invece le aziende attive nel settore alloggio e ristorazione.
Diminuiscono le imprese del comparto pesca ma cresce il mercato ittico di Rimini: tra gennaio e maggio le quantità commercializzate aumentano del 14,6% e il valore del pescato del 10% (4,7 milioni di euro).
Il reparto costruzioni, benché ancora in difficoltà, vede un incoraggiante aumento del volume d’affari.
Proprio le imprese del settore costruzioni sono però quelle a trovare maggiori problemi nel ricorso al credito con una contrazione dei prestiti del 10,4%. In generale nel primo trimestre 2019 si registra una diminuzione del 2,1% dei prestiti alle imprese, trainato in particolare dal tracollo di quelli verso le realtà piccole (-6,9%). In crescita invece i prestiti alle famiglie (+1,7%). Un segno più che non può far piacere è invece quello delle sofferenze bancarie: nel primo trimestre 2019 sono aumentate del 2% contro l’1,5 della Regione. Il 2018 si era chiuso in provincia col 7,5% di sofferenze sul totale dei prestiti (in Emilia-Romagna era il 6,78 e il 5,5% in Italia).