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Conclusa l’esperienza per 27 ragazzi di A.P.P.rendo, progetto dei GET

di Cristina Gambini   
Tempo di lettura 2 min
Mar 25 Giu 2019 17:08 ~ ultimo agg. 27 Mag 09:43
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I Gruppi di educazione territoriale (Get, ne abbiamo parlato qui) sono una realtà unica del nostro territorio, che offre un servizio di doposcuola e socializzazione per ragazzi delle scuole elementari e medie. In questi giorni, con la fine della scuola, si è conclusa anche l’esperienza di Bellaria, coordinata dalla Cooperativa Il Millepiedi e ospitata negli spazi della scuola dell’Istituto Comprensivo della città.

A Bellaria il progetto è una delle azioni principali previste da A.P.P.Rendo, acronimo di A Pancia Piena RENDO Meglio, progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, fascia di età 5-14 anni. 27 ragazzi, 9 dei quali inviati dai Servizi Sociali del territorio di Bellaria e dal Centro Rimini Autismo, hanno vissuto questa esperienza di crescita e condivisione insieme, in un unico gruppo.

Come funzionano le giornate? Ogni pomeriggio iniziava con un momento di accoglienza dei ragazzi all’ingresso della scuola: porre la relazione al centro consente di facilitare i processi di conoscenza e apprendimento.

compiti, momento solitamente complicato da gestire, sono stati invece svolti con fluidità e nei tempi assegnati – circa un’ora e mezza: l’essere a scuola, in uno spazio idoneo e congeniale, ha facilitato lo svolgimento delle attività.

A seguire il circle time: a ciascuno è stata data la possibilità di esprimersi facendo conoscere qualcosa di sè oppure esprimendo davanti a tutti i propri sentimenti.

Poi la merenda che è e rimane momento di aggregazione e condivisione che consente spazi di relazione liberi e informali. E, come dice il nostro stesso progetto, A Pancia Piena RENDO Meglio!

Giochi di squadra o laboratori chiudevano ogni pomeriggio perchè giocando si impara e si cresce ancor di più.

Fondamentale e strategicamente positiva l’alleanza creatasi tra scuola e famiglia: genitori e insegnanti referenti dei ragazzi si sono dimostrati attenti e partecipi rispetto al percorso svolto.

A conclusione del G.E.T. è stata organizzato una uscita: gelato, giochi in spiaggia, scambio di feedback tra operatori e ragazzi. Proprio quest’ultimi hanno chiesto di poter replicare l’esperienza. I ragazzi hanno ricevuto doni e biglietti personalizzati ma anche loro hanno voluto scrivere pensieri e dediche ai loro educatori.4

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