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Bandi e strategie

Un nuovo brand per il Gal delle valli Marecchia e Conca

In foto: Santi e Varo
Santi e Varo
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 9 mag 2019 19:23
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Uno strumento di promozione unica e coordinata dell’entroterra riminese da spendere sul mercato turistico italiano ed estero a beneficio di 18 comuni di Valconca e Valmarecchia, con un primo finanziamento da 500.000 mila euro e un secondo da 300.000 euro destinato a imprese e associazioni del territorio. Così si presenta il nuovo brand territoriale che Il Gal Valli Marecchia e Conca svelato ieri al Teatro degli Atti in occasione del primo di tre incontri previsti sul nuovo brand che unisce le due anime dell’entroterra della provincia riminese. A intervenire sul palco sono stati il presidente del Gal Ilia Varo, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, il presidente della provincia Riziero Santi, l’assessore regionale Emma Petitti  e la coordinatrice del Gal Cinzia Dori. In conclusione sulle assi del teatro riminese l’attore romagnolo Ivano Marescotti ha portato in scena il monologo “Lui, un pataca qualsiasi”. I prossimi due incontri sono in programma oggi rispettivamente ai teatri di San Clemente e Sant’Agata Feltria.

L’intervista a Ilia Varo:

Dal 2016 – anno della sua costituzione – ad oggi, il Gal ha pubblicato bandi a beneficio di agricoltura, turismo, servizi per enti pubblici e nuove imprese per 4.310.000 euro, richiesti per 5.300.000 di euro e concessi per 2.450.000 di euro. Genereranno investimenti indotti per 4.870.000 di euro.

Sono felice di partecipare a questo incontro. Obiettivo del Gal e del nuovo brand è mettere in moto l’economia del territorio. A 4 anni dalla nascita del Gruppo di Azione Locale posso dire che ne è valsa la pena di compiere questo percorso. Ora ci troviamo di fronte a un bivio”. ha detto il Presidente della Provincia Riziero Santi dopo i saluti di rito della Presidente del Gal Ilia Varo. “Il brand non è solo un logo, o una bella immagine, ma il simbolo di una strategia. Sappiamo tutti che un’immagine senza strategia è come una scatola vuota. E non dobbiamo vergognarci di evidenziare le criticità di questo territorio, della Provincia, dell’entroterra riminese. La prima? Sicuramente la frammentazione. Provincia, capoluogo, Regione. Occorre un’azione coordinata. Bisogna fornire una risposta alla domanda “Chi fa cosa?”. Nei prossimi mesi saremo chiamati a spartirci i compiti a porci obiettivi e a raggiungere un progetto di ricucitura del territorio. Facciamo dialogare la Valconca e la Valmarecchia, perché al momento sembrano non avere a che fare l’una con l’altra. Il paesaggio, invece va interpretato. Guardiamo ad esempio il Parco del Sasso e del Simoncello, dove Val Marecchia e Val Conca si ricongiungono”. In ultimo Santi ha voluto dire la sua sul tema oramai annoso delle province. “Esisteranno? Non esisteranno? Beh finché esisteranno io vorrò dire la mia”.

Per l’Assessore Regionale al bilancio, riordino istituzionale, risorse umane e pari opportunità, Emma Petitti “l’investimento di 9 milioni e mezzo pervenuto dalla Regione è stato un successo. E mi piace pensarlo come un investimento rivolto alle nuove generazioni”.

Anche il sindaco di Rimini e presidente di Visit Romagna Andrea Gnassi, come Santi ha voluto evidenziare alcune criticità. “In Italia il Turismo non è considerato un’industria strategica per il Paese. Che cosa vuol dire promo-commercializzare un territorio? Incamerare turisti, certo, ma anche esportare i prodotti tipici del territorio. Sia chiaro: non basta disegnare un logotipo, non basta fare il pittogramma e non bastano i marchi. È necessario per davvero un brand che abbracci il territorio e abbatta i campanili. In Romagna più che mai. Ecco, la Romagna, non è un brand all’estero, dove foneticamente ricorda la “Romania”, o al meglio “Roma”. Serve una strategia comune basata sui fatti e non sulle parole”.

Un brand non è solo un logo”, sostiene Ilia Varo, Presidente del GAL Valli Marecchia e Conca.
È innanzitutto una rete di persone che crede nel proprio territorio, che contribuisce al suo sviluppo mettendosi in rete e lavorando assieme. Il brand è una strategia, una serie di valori da esprimere, un’idea di futuro

 

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