Statale 16. La Regione sollecita il Governo


– “La Nuova Statale 16 rappresenta un’infrastruttura strategica per la Romagna, e quindi per l’intero territorio regionale. Chiediamo con forza che si sblocchi la situazione, nell’auspicio che si tratti solo di uno stop tecnico. Anas ha dieci giorni di tempo per rispondere alle osservazioni arrivate dal ministero dell’Ambiente: lo faccia presto e in maniera efficace, e il ministero, a quel punto nelle condizioni di decidere, altrettanto rapidamente conceda la proroga richiesta al Decreto sulla Valutazione di impatto ambientale, affinché si proceda con l’avvio della realizzazione dell’opera”.
Lo dice il presidente della Regione, Stefano Bonaccini: “Si tratta di un’opera che, con gli interventi collegati, è fondamentale per la viabilità di un territorio che soprattutto in estate, ma non solo, è alle prese con numeri imponenti. Senza dimenticare le ragioni legate alla sicurezza, per evitare incidenti e intasamenti”.
Bonaccini ricorda “che Il primo dei quattro lotti della Variante alla Statale Adriatica nel tratto Bellaria, Rimini Nord, Misano Adriatico è già stato inserito nel Contratto di Programma 2016-2020 sottoscritto da ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e Anas, per un importo superiore ai 173 milioni di euro. Inoltre, la progettazione della Nuova Statale 16 è stata fatta da Spea, società incaricata da Anas, in coerenza con la realizzazione della terza corsia della A14 e sarebbe assurdo ora fermare tutto”.
La Regione sostiene quindi “la richiesta subito arrivata dagli amministratori locali e rivolta al Governo affinché si superi il no alla richiesta di proroga alla Via: con l’esecutivo nazionale abbiamo aperto da mesi un confronto sulle infrastrutture dell’Emilia-Romagna, per evitare che progetti completati, autorizzati e spesso cantierabili venissero sbloccati. Siamo pronti- chiude Bonaccini- a portare al tavolo nazionale anche la Nuova Statale 16, affinché il Governo ascolti la voce del nostro territorio e delle categorie sociali ed economiche”.
Sulla vicenda intervengono anche i Consiglieri regionali del PD Nadia Rossi e Giorgio Pruccoli.
“Questa decisione schizofrenica del Ministero dell’Ambiente – proseguono i consiglieri – è un colpo durissimo alla pianificazione del territorio. La variante al vecchio tracciato dell’Adriatica è infrastruttura assolutamente essenziale, soprattutto per un territorio che non solo richiama ogni anno oltre 27 milioni di turisti e che, oltre ad aree densamente abitate e con un attivo tessuto produttivo, annovera al suo interno un Aeroporto internazionale ed un quartiere fieristico di rilevanza continentale”
Sui motivi del diniego da parte del Dicastero per l’Ambiente: “Asserire che con la Variante la qualità dell’aria peggiorerebbe – proseguono Rossi e Pruccoli – è quasi una presa in giro. Che la qualità dell’aria sia una preoccupazione è oltremodo evidente. L’Italia e le Regioni della Pianura Padana sono in procedura d’infrazione per tale problema. L’Emilia-Romagna, a differenza di Piemonte, Veneto e Lombardia ha fatto decisi passi avanti, in perfetta solitudine, per proporre soluzioni a tale problema. Ci domandiamo e domandiamo al Ministero e a tutti i cittadini quale possa essere la qualità dell’aria se manterremo solo il vecchio tracciato dell’Adriatica costringendo un fiume di macchine a continuare il transito all’interno degli abitati di una zona densamente abitata che va da Bellaria a Igea Marina a Misano”
I due consiglieri presenteranno una Interrogazione urgente alla Giunta regionale chiedendo un preciso impegno in sede di Conferenza Stato-Regioni per la prosecuzione del progetto alla variante della SS16 Adriatica. “Per adesso allo sconcerto per l’azione del Ministero dell’Ambiente, si aggiunge lo sconforto nel registrare come gli eletti locali di Lega e 5 Stelle si guardino bene dal difendere i propri territori ma si accontentino di prendere ordini in maniera del tutto irresponsabile”