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Proteste in consiglio

Obblighi vaccinali. Via libera dal consiglio alle sanzioni, il pubblico grida "vergogna"

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 17 mag 2019 13:26 ~ ultimo agg. 18 mag 07:27
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Con 22 voti favorevoli, 4 contrari (i consiglieri della Lega) e nessun astenuto, il Consiglio comunale di Rimini ha approvato l’integrazione al “Regolamento per la definizione delle sanzioni relative alla gestione dei servizi ricreativi ed educativi per la prima infanzia 0/6 anni” delle sanzioni per chi non rispetta gli obblighi vaccinali. Alla lettura dell’esito del voto il pubblico in sala, molte decine di persone dei gruppi per la libertà vaccinale, ha gridato “vergogna”. Intanto i contestatori dell’ordinanza del Comune di Rimini hanno lanciato anche l’hashtag #boicottarimini

Con questo voto il Consiglio comunale rende strutturale e stabile un provvedimento (la sanzione di 50 euro per ogni giorno di frequenza scolastica da parte di alunni non in regola con gli obblighi vaccinali) che ad oggi era valido solo al 30 giugno grazie all’ordinanza contingibile ed urgente del Sindaco.

Stiamo già consegnando – è il commento di Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini – copia del nuovo regolamento ai Dirigenti scolastici pubblici e a quelli delle scuole private, che coprono una fascia molto importante dei servizi 3/6 anni. Stiamo facendo regolarmente le verifiche nelle scuole e sono già partite le prime multe. Il nostro è un cammino che continua; La prossima scadenza è quella del 10 luglio, termine entro il quale, chi non sarà in regola con gli obblighi vaccinali, potrà perdere il posto nella graduatoria”.

Nel pomeriggio il commento dei Gruppi per la Libera Scelta della Romagna che rappresentano più di 3000 famiglie, molte delle quali presenti alla seduta del Consiglio comunale “quando i contenuti vessatori dell’ordinanza Gnassi in tema vaccinale sono stati integrati nel regolamento comunale. Una pagina vergognosa per i diritti civili e per la democrazia della città di Rimini, un trauma per i bambini costretti ad interrompere un percorso formativo fondamentale, discriminati ed emarginati senza alcuna motivazione scientifica o sanitaria, con effetti devastanti sul piano sociale ed economico delle famiglie coinvolte!

Un’azione puramente politica mirata a creare disagio e a compromettere l’esito dell’udienza fissata nei prossimi giorni al Tar per il ricorso all’ordinanza. E la tempo stesso un doppio attacco nei confronti di quei genitori che portano avanti legittimamente, nello spirito della legge Lorenzin, un iter informativo con Ausl Romagna, e che ora rischiano sanzioni da 25 a 500 euro per ogni giorno di frequenza scolastica”.