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Ancora polemiche sui permessi

Il 5 Stelle di Riccione: cosa nasconde il bilancio del Comune

In foto: Andrea Delbianco
Andrea Delbianco
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 31 mar 2019 14:50 ~ ultimo agg. 14:54
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Cosa nasconde il bilancio del comune di Riccione? Se lo chiede il Movimento 5 Stelle di Riccione che avanza anche risposte: una situazione poco virtuosa dove si fa ricorso agli oneri di urbanizzazione per evitare il disavanzo. E dove, invece di confrontarsi con la città, si preferisce dare il via libera a interventi privati che, per il 5 Stelle ma non solo (si vedano le accuse avanzate anche del PD), di interesse pubblico hanno solo una maschera.


L’intervento del Movimento 5 Stelle:

Cosa nasconde il bilancio di Riccione? Falsi miti o reali virtù?

Proviamo a fare un’analisi:

Se c’è tutto questo avanzo , come mai non si fanno le opere necessarie a riqualificare la nostra città.
Porto Canale, e Assi commerciali in primis?
Visto anche il fatto che abbiamo un livello di indebitamento fra i più bassi della Romagna , ossia 2,37% rispetto al 10% concesso dalla normativa?

La risposta è semplice, perché l’avanzo è già tutto ipotecato.

Riccione non è in equilibrio di parte corrente, ossia le entrate derivanti dai tributi e dai servizi non sono sufficienti a coprire le spese di personale e dei relativi servizi oltre agli ammortamenti dei mutui, ma devono fare ricorso alla parte straordinaria (oneri di urbanizzazione) per non generare disavanzo.

Nello specifico, nel 2019 per evitare il disavanzo di parte corrente si deve fare ricorso a 1,8 mln di euro di permessi di costruire e ad 1 mln di euro di avanzo libero, su 1,3 mln realizati.
Bisogna ben sperare che entri quell’ 1,8 mln di euro di permessi di costruire, perché è l’intera cifra incassata per il 2017 e per il 2018.
Altrimenti il Comune si troverebbe in disavanzo certo.

Quel che più preme evidenziare è anche il fatto che l’intera quota di proventi da permessi di costruire invece che essere usata per investimenti, come da sua naturale destinazione , è interamente ipotecata per coprire le uscite correnti. Questo non è certo un principio di sana gestione, visto che anche la corte dei conti ammonisce sul fatto che il ricorso ripetuto alla parte straordinaria per l’equilibrio di parte corrente non è segno di sana gestione.

Per ottenere il pareggio di parte corrente sarebbe necessaria una manovra strutturale di incremento delle imposte,come addizionale irpef o altro, ma questo sarebbe troppo impopolare…. a meno che:

1) Ci si confronti finalmente con la città per condividere un percorso alternativo, che non significa alzare le tasse per carità!!

2) “Strada preferita dalla Tosi” , concedere ai soliti o a nuovi blocchi di interesse locale e non, di costruire la “qualunque”…

Sarà chiaro a tutti che crea molto più consenso o “effetto comunella” (scegliete voi l’aggettivo che preferite) optare per la seconda. Noi staremo sempre all’erta, ma non sarà con false scuse tecniche o false operazioni di “interesse pubblico” che si farà passare in cavalleria qualsiasi intervento privato.
Ultimamente ne avete avuto un assaggio, si vedano l’ Area Ex Bombo e Aquila D’Oro… Per noi l’interesse pubblico vero è che i riccionesi tornino ad avere pari trattamento e pari opportunità.