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Sindacati sul piede di guerra

Addizionale Irpef. Cgil, Cisl e Uil: non siamo il bancomat di Gnassi

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 8 mar 2019 16:30 ~ ultimo agg. 9 mar 02:03
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Non solo le minoranze consiliari ma anche i sindacati contestano la decisione (ancora non ufficializzata) del comune di Rimini di aumentare l’addizionale Irpef, finora ferma al 3 per mille (vedi notizia). In una nota congiunta intitolata “Non siamo il bancomat del sindaco” CGIL CISL UIL dicono “no” all’aumento. “Il Sindaco di Rimini e la sua Giunta – si legge – hanno deciso di mettere mano al portafoglio dei lavoratori e dei pensionati riminesi per fare cassa, ufficialmente per consentire la riqualificazione di Rimini Nord, perché, dice l’assessore Brasini, non c’è certezza sul finanziamento del bando periferie”.

I sindacati elencano le cifre. “Attualmente l’incasso tramite Irpef è di 4 milioni e 300 mila, la maggiorazione dovrebbe portare a circa 9 milioni, per finanziare il bando periferie occorrono 18 milioni. Da aggiungere che non solo verrebbe aumentata l’aliquota, ma pagherebbero l’addizionale Irpef anche alcune fasce che finora non pagavano. Il tetto degli esenti infatti dovrebbe essere portato da 17 mila a 10mila euro aumentando così di 16.000 la platea dei contribuenti (prima esenti)“.

Cgil, Cisl e Uil annunciano battaglia. “Ancora una volta – scrivono – chi governa sceglie la via più facile rastrellando risorse da lavoratori e pensionati, coloro che coprono il 74% del gettito Irpef dei contribuenti a livello comunale e che come organizzazioni sindacali noi rappresentiamo. Ed è anche in ragione di ciò che faremo di tutto per non permettere che l’addizionale Irpef venga aumentata”.

Secondo i sindacati “l’aumento dell’addizionale comunale non è la strada da percorrere e se il confronto in sede di Bilancio preventivo fosse stato realmente praticato avremmo avuto modo di presentare le nostre proposte, anche sul finanziamento del bando periferie“. E ancora: “la necessità di intervenire con una correzione di Bilancio dimostra l’incapacità di programmare e prevenire le eventuali difficoltà finanziarie. Non tolleriamo mancanza di equità e di buon governo da parte dell’Amministrazione Comunale né tantomeno che a farne le spese siano, come al solito, lavoratori e pensionati.”

Cgil, Cisl e Uil chiedono di aprire un confronto a partire dalla prossima riunione della Commissione Consiliare di Bilancio e annunciano a breve iniziative “per protestare contro l’impostazione profondamente sbagliata e intollerabile che il Comune intende perseguire per il reperimento di risorse“.