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Attualità Rimini

Bando periferie. Gnassi aspetta al varco i parlamentari: "progetto per la città"

In foto: Gnassi
Gnassi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 5 set 2018 17:12 ~ ultimo agg. 6 set 13:34
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“Non ci arrenderemo, e basta bugie” (ma basta con anche un’altra espressione più esplicita spesso ripetuta). Lo ribadisce il sindaco Gnassi all’indomani della trasferta romana insieme ad altri sindaci per partecipare all’audizione in Commissione alla Camera dalla quale è emersa, spiega, una posizione ben poco incoraggiante dal viceministro Castelli e tanta nuova “confusione” dove si mettono impropriamente insieme i fondi del bando con gli avanzi delle amministrazioni, i comuni capoluogo, quelli che appunto hanno le periferie, con gli altri comuni.

Nessun passo indietro per il primo cittadino di Rimini su quello che definisce, come ha fatto ieri il presidente Anci Decaro, “Un furto con destrezza”. Il Governo ha il diritto di fare le sue scelte, ma non su quello che è già stato legittimamente e ufficialmente sancito prima, tanto che diversi comuni come Rimini erano pronti a partire con le gare. “La convenzione per il bando delle periferie è stata firmata dai sindaci con lo Stato, non si può stracciare dall’oggi al domani”. “Così si lede il rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadino”.

[fvplayer src=”https://youtu.be/DWFLn_0uwnw” splash=”https://i.ytimg.com/vi/DWFLn_0uwnw/hqdefault.jpg” caption=”Icaro Tv. Bando periferie, l’appello del sindaco Gnassi”]

Sul blocco dei finanziamenti del bando delle periferie c’è ancora il modo per tornare indietro, in sede di discussione alla Camera saranno presentati emendamenti per ripristinare i fondi. Ma occorre che i parlamentari, a partire da quelli riminesi, “mettano prima le loro città delle loro poltrone e degli ordini di scuderia”. E sul rilievo della Corte Costituzionali sull’ipotesi di una materia concorrente tra diverse istituzioni, citato come uno dei motivi dell’emendamento che ha congelato i finanziamenti, è una questione che si potrebbe affrontare con un passaggio in conferenza Stato-Regioni.

Nessuno sconto neanche per i senatori del PD che hanno votato l’emendamento al Milleproroghe che prevede il blocco. L’emendamento, ribadisce il sindaco, era “un tranello nascosto dal titolo ‘Più soldi ai comuni'” ma loro hanno comunque sbagliato a votarlo.

Da una parte, confermate le iniziative già annunciate: ricorso alla Corte Costituzionale, ricorso al Tar, iniziativa presso il presidente della Repubblica, restituzione delle fasce da sindaco. Dall’altra un avviso ai parlamentari locali: se gli investimenti per Rimini nord saranno bloccati, il sindaco tirerà fuori tutte le dichiarazioni dei loro partiti che denunciavano lo stato di abbandono dell’area. Ma anche un invito agli stessi parlamentari a fare il giro del quartiere e parlare faccia a faccia coi cittadini. “Quello non è un progetto per il sindaco, ma per la città” tanto che, sottolinea Gnassi, a firmare la petizione per i fondi sono stati cittadini che hanno votato trasversalmente.

Giovedì ci sarà l’evento conclusivo della raccolta che ha raggiunto le tremila firme. Dalle 21 ci sarà una biciclettata con partenza da Rivabella (Piazza Adamello)per proseguire verso Viserba (Piazza Pascoli – Via Dati), Viserbella (all’altezza della Farmacia) e arrivare a Torre Pedrera al Bar Mirage. A Viserba, Viserbella e Torre Pedrerà saranno allestiti i banchetti per la consegna dei moduli e la raccolta delle firme.

Il tour si concluderà al Bar Mirage di Torre Pedrera (intorno alle 23) con un momento di confronto con l’Amministrazione comunale che sarà presente per  illustrare il progetto. Parteciperanno il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, gli assessori, i consiglieri di maggioranza.