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A scuola di volontariato

di Stefano Rossini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 14 mar 2017 18:01 ~ ultimo agg. 18:07
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Si può insegnare il volontariato? Forse no, ma si può far conoscere il mondo del volontariato, mostrare ai ragazzi che esiste, che cos’è e qual è l’importanza del mettere il dare, davanti all’avere. Perché la scuola deve sì forgiare i futuri lavoratori – e a maggior ragione un Istituto tecnico commerciale – ma anche far uscire dalle aule dei bravi cittadini, interessati alla loro comunità, disposti a spendere parte delle loro conoscenze e delle loro energie per chi è più sfortunato.

E’ quello che ha provato a fare – con successo – il progetto Web designer solidale, nato dalla sinergia tra Volontarimini e l’Ites Valturio di Rimini. In pratica, gli studenti della classe 5c hanno realizzato 6 siti internet per altrettante piccole realtà sociali riminesi. Si sono incontrati, hanno discusso del lavoro e hanno realizzato il progetto. Un laboratorio di formazione esperienziale volto a sviluppare le competenze tecniche e trasversali degli studenti, avvicinare i giovani al volontariato, migliorare l’attività e la visibilità delle associazioni locali.

“Gli studenti di informatica – ci racconta Loredana Urbini, referente area scuola, progettazione e formazione di Volontarimini – spesso realizzano progetti scolastici in cui devono creare dei siti per delle aziende fittizie. In questo modo i ragazzi portano avanti il loro studio e nello stesso tempo delle realtà del territorio beneficiano di questo lavoro”.

“La parte importante di questo progetto – aggiunge Daniela Massimiliani, dirigente scolastico, è che i lavori si sono svolti in ambito curriculare. Molti ragazzi porteranno una tesina sul sito realizzato. Questo è un doppio valore aggiunto per la scuola: da un lato abbiamo portato il lavoro a scuola, dato che gli studenti si sono confrontati con le associazioni come se fossero clienti, ascoltando le esigenze e preparando il lavoro; e dall’altro abbiamo  portato a contatto la scuola con le associazioni e le realtà del territorio”.

Sono state sei le associazioni, socie di Volontarimini, che hanno partecipato: L’incontro, Obiettivo terra, Arcabaleno, Nascere Klinefelter, Associazione nazionale vittime civili di guerra – Rimini, Gruppo di acquisto solidale Gas-pacho. La scelta è ricaduta principalmente su quelle che non avevano siti internet o ne avevano di vecchissimi.

Il progetto è stato presentato alla cittadinanza questa mattina – martedì 14 marzo – in un momento di incontro a cui hanno partecipato gli studenti, le associazioni, oltre a Giuseppe Pedrielli, dirigente dell’Ufficio scolastico di Forlì-Cesena e Rimini e Mattia Morolli, assessore alla scuola e alle politiche educative del Comune di Rimini.

Entrambi, Pedrielli e Morolli, hanno proprio sottolineato l’importanza della scuola come luogo in cui sviluppare competenze, rapporti, ma essere anche una fucina di bravi cittadini.

 

Oltre a questo, Volontarimini porta avanti altri progetti per la promozione del volontariato giovanile. Sempre il Valturio recupera vecchi computer che rigenera e su cui installa software open source da donare alle associazioni. Negli ultimi anni, dal 2014 al 2016 sono stati raggiunti più di 11mila studenti di elementari, medie e superiori.