Indietro
menu
Attualità Coriano

Prima pietra casa Santa Marta: in tanti in ricordo del Sic

di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 8 set 2016 19:57 ~ ultimo agg. 10 set 13:36
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 3 min Visualizzazioni 1.480
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

[kaltura-widget uiconfid=”30012024″ entryid=”0_28ymvyr2″ width=”400″ height=”220″ /]

Una folla quasi inattesa,  che ha sorpreso anche Paolo Simoncelli,  quella che oggi pomeriggio ha assistito alla cerimonia di posa della prima pietra (in realtà già ci sono tutte le fondamenta)  della casa per disabili, voluta dalla Fondazione dedicata al Sic,  che sta sorgendo a fianco della chiesa di Sant’Andrea in Besanigo. Il numero 58,   le bandiere con i colori di Marco,a fare da cornice  ad un momento in cui l’emozione di papà Paolo era palpabile. Al suo fianco il giornalista,  grande amico del Sic, Paolo Beltramo e Carmelo Espeleta, patron della Dorna.

20160908_183617

La prima pietra è  stata posizionata da Paolo che ha voluto ringraziare le tante persone che hanno reso possibile la nascita di questa nuova casa: 2 milioni di euro raccolti in soli due anni, a partire dai progettisti del Polistudio che lo hanno affiancato. Un pensiero particolare e affettuoso per la moglie e la figlia e per Kate, la fidanzata di Marco,  oggi anima della Fondazione. Insieme alla prima pietra è  stata posizionata una pergamena in cui Paolo,  aiutato da Beltramo,  ha sintetizzato i suoi sentimenti per Marco.

“Te  ne sei andato durante quella gara del 23 ottobre 2011. Dove non sappiamo, ma non deve essere troppo lontano se scorgiamo il tuo 58 appiccicato, disegnato, tatuato un po’ dappertutto, se ci tornano in mente così spesso i tuoi riccioli grandi, il tuo sorriso sincero, la tua allegria, il tuo saper regalare emozioni, amicizia, amore se rivediamo i tuoi sorpassi, le tue sfide, le tue gare totali.

E ci sei tanto nella tua galleria a Coriano, dove quasi ti si può accompagnare per mano lungo tutti i passi della tua carriera, nelle tue passioni, nella tua crescita.

Ma è soprattutto qui, in questo progetto, che ti sentiamo vicino.

Questa prima pietra è  solida, solidissima perché appoggia sulla sofferenza che si può alleviare, sulla sfortuna che si può contrastare, sul destino avverso che si può combattere, sull’amore che può provare a vincere, sulla dolcezza che può addolcire vite amare e difficili, condizioni ingiuste. Nel dolore e nei sorrisi, nelle difficoltà e nei progressi, nella fatica e nella speranza dei ragazzi che verranno ospitati qui, ci sarai sempre tu, Marco.

Ti sentiremo vicino, sarà come abbracciarti di nuovo, seguirti in una gara molto più dura e lunga, che non ha una bandiera a scacchi come obiettivo, ma che vincerai ogni volta che qui dentro prenderà vita una risata, un po’ di gioia, una speranza. E chissà, forse è proprio per questo che te ne sei andato: per poter correre in pace la gara più importante, perché la tua sete di giustizia, la tua sensibilità potessero esprimersi  e rinnovarsi senza un traguardo, senza fine”. La lettura della pergamena è stata salutata da un lungo e commosso applauso.

E papà Simoncelli ha dato un appuntamento : “inaugurazione a Natale del prossimo anno“.

20160908_183253

La benedizione della prima pietra e della costruzione è  stata affidata al parroco don Davide Pruccoli: “voglio pensare a questo luogo non come ad una struttura ma come ad una casa con una famiglia allargata“. Per il sindaco Mimma Spinelli è  un onore che la famiglia di Marco abbia scelto Coriano per costruire questo edificio che avrebbe potuto fare in tanti luoghi del mondo,  “dove la burocrazia è più semplice che in Italia. Ma insieme ci abbiamo creduto“.  Al termine della cerimonia un momento di festa per tutti.

20160908_190328