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Bellaria rinnova concessioni comunali in spiaggia. PD: fuga in avanti azzardata

In foto: la Riviera
la Riviera
di Redazione   
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ven 30 set 2016 17:04 ~ ultimo agg. 19:24
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Il Consiglio Comunale di Bellaria ha approvato ieri sera la delibera che pone le condizioni per salvaguardare lo svolgimento della stagione 2017 per chioschi bar e stabilimenti balneari, per quanto attiene le concessioni comunali: il documento sancisce la conservazione della validità di tali concessioni, altrimenti in scadenza il 30 settembre 2016. La delubera ha avuto sette voti favorevoli dalla maggioranza, quattro astensioni dal gruppo PD mentre il Movimento Cinque Stelle non ha partecipato al voto.
Questa “disciplina transitoria” sulle aree comunali – spiega l’Amministrazione Comunale – fissa la nuova decorrenza al 30.09.2017, scadenza che consentirà di concludere l’iter individuato dall’Amministrazione Comunale – con la delibera di Consiglio n. 30 del 2015 – per la nuova assegnazione dei chioschi bar e degli stabilimenti balneari, questi ultimi intesi come somma della porzione comunale e di quella demaniale. Nei giorni scorsi è stata pubblicata sul sito comunale, all’attenzione degli interessati per eventuali osservazioni in vista di una definitiva approvazione, la proposta di definizione dei nuovi lotti su cui sussisteranno stabilimenti e chioschi in conformità con il piano dell’arenile.

Per il gruppo del PD invece, in un quadro incerto e complesso ,l”‘Amministrazione Comune pretende di poter anticipare le scelte che dovranno essere fatte a breve dallo Stato che, ricordiamo, è il “proprietario” delle aree demaniali. In Consiglio Comunale abbiamo fatto presente questa situazione auspicando che invece di azzardare fughe in avanti, che possono portare ad una maggiore incertezza stante il quando normativo non definito, sarebbe opporture allineare le scadenze degli affidamenti delle aree comunali alla scadenza delle concessioni demaniali marittime. E’ molto facile prevedere che fare i bandi in questa situazione spalanchi le porte ad una serie di ricorsi che, per forza di cose, incepperanno il percorso immaginato dall’Amministrazione”.