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“La Prima Coccola” porterà il suo saluto ai papà dei bimbi ricoverati in TIN

In foto: Il logo dell’associazione La prima coccola
Il logo dell’associazione La prima coccola
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura 2 min
Ven 18 Mar 2016 17:19
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L’associazione di volontariato Onlus “La Prima Coccola” presta ormai da molti anni sostegno e collaborazione all’unità operativa di Terapia Intensiva Neonatale (TIN) dell’Ospedale “Infermi” di Rimini diretta dalla dottoressa Gina Ancora. L’associazione è composta da genitori di bimbi che sono stati ricoverati e curati in TIN.

Nel 2015 sono stati donati al reparto due bilirubimetri (apparecchiature in grado di misurare, senza eseguire dolorose punture, monitorare alcuni parametri del neonato legati alla presenza di possibili malattie), una telecamera per monitorare bambini prematuri all’interno delle incubatrici; due aerosol, ciucci specifici per prematuri, materiale vario per allattamento e scalda biberon.

Alle attrezzature si aggiungono due importanti iniziative per lo sviluppo tecnico-scientifico del reparto, a partire dall’ausilio all’accreditamento professionale della Unità Operativa attraverso la certificazione professionale NIDCAP.

“La Prima Coccola” copre inoltre la retribuzione della dottoressa Elisa Facondini, psicologa del reparto: una figura indispensabile per il sostegno psicologico alle famiglie e per il monitoraggio dello sviluppo neurologico dei piccoli pazienti durante i follow-up successivi alla dimissione.

I volontari della prima coccola nella giornata del 19 marzo si recheranno inoltre in Tin per portare il loro personale augurio ai papà presenti in reparto e per rimarcare il loro importante ruolo in queste occasioni.

Sono i papà infatti i primi ad entrare a contato con i piccoli prematuri quando ancora la mamma è impossibilitata a muoversi. Il loro coinvolgimento nella cura è particolarmente valorizzato all’interno del reparto Tin di Rimini in quanto è stato scientificamente dimostrato che i padri, a costo di un iniziale stress, funzionano sul lungo termine come “antidepressivi” per le mamme, facilitando una sicura relazione mamma-papà-bambino e un migliore sviluppo neurologico dei bambini stessi.

Tra pochi giorni sarà presentato un ulteriore progetto relativo ad una convenzione stipulata dalla Onlus con l’Associazione Albergatori (Aia) di Rimini per andare incontro alle esigenze delle famiglie che hanno bimbi ricoverati in TIN.

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