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Politica Rimini

Premi ai dirigenti comunali. Garattoni (SEL): dov'è la trasparenza?

In foto: Palazzo Garampi
Palazzo Garampi
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 14 dic 2015 16:24 ~ ultimo agg. 23:41
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Ventidue dirigenti si dividono 911.411 euro di retribuzione di posizione e risultato, il totale generale delle competenze. Ma dov’è la trasparenza? Prendendo spunto da un articolo pubblicato da Rimini 2.0 lo chiede Luigino Garattoni, coordinatore di Sinistra Ecologia e Libertà per la Provincia di Rimini commentando le dichiarazioni dell’assessore Brasini sui trattamenti dei dirigenti nel 2015.

Brasini, ricorda Garattoni, ha detto che “la Giunta ha dato specifica indicazione affinché nel calcolo del trattamento accessorio venga valorizzato maggiormente il merito e la qualità della prestazione attraverso una più marcata differenziazione della retribuzione di risultato dei dirigenti. Tra i criteri introdotti al fine della valutazione della retribuzione di risultato anche la capacità di intercettare fondi pubblici (in particolare europei) e privati per il finanziamento delle opere.”

“Sarebbe bello sapere – commenta Garattoni – che fine ha fatto l’indicazione della giunta, considerato che a punteggi diversi ottenuti dai dirigenti corrisponde una retribuzione di risultato pressoché “omogenea” e quindi il merito continua a non fare la differenza”.
“Come fanno i cittadini a sapere quali sono i risultati conseguiti dai dirigenti visto che non viene pubblicato nulla al riguardo sul sito del Comune? Qual è l’ammontare annuo del “premio” di ciascun dirigente?
Qual è il compenso di premialità per ogni dirigente non viene spiegato. E men che meno per quale risultato ottenuto, ma trasparenza vorrebbe che fosse portato alla luce del sole, visto che i “premi” vanno ad aggiungersi alla retribuzione tabellare e visto che il programma elettorale del sindaco prevedeva per i dirigenti anche una valutazione dei cittadini attraverso indagini di customer satisfaction”.

E se, conclude Garattoni, per abbattere i costi del Comune ed aggirare il patto di stabilità si è deciso recentemente, prima, di esternalizzare la gestione dei pasti nelle mense scolastiche e successivamente la gestione didattica dei nidi, “perché le voci del bilancio comunale soggette spending review riguardano la gestione di servizi,mentre vengono premiati dirigenti che hanno tagliato la gestione diretta di tali servizi?”