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Rimini

Bambini e sport. I consigli per scegliere quello giusto

Tempo di lettura lettura: 4 minuti
gio 12 nov 2015 09:00 ~ ultimo agg. 2 nov 10:17
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Sempre più giovani stanno a casa e rinunciano, per diverse ragioni, a fare sport oppure attività fisica all’aperto. A dirlo sono i numeri di uno studio condotto da Save The Children (Lo stile di vita dei bambini e dei ragazzi, presentato a Expo 2015), che ha coinvolto il Centro Sportivo Italiano (CSI) e l’Unione Italiana Sport Per tutti (UISP).

Bambini e sport: la fotografia italiana
Il 17% dei bambini (uno su 5) non fa sport nel suo tempo libero, l’11% (uno su 10) non fa attività fisica nemmeno a scuola, il 62% dei ragazzi trascorre il suo tempo libero a casa perché non ritiene che ci siano spazi all’aperto adeguati. In generale, sono gli stessi ragazzi a non dare allo sport l’importanza che attribuiscono a videogiochi, campionati di calcio e cartoni animati. Il 32% dei ragazzi afferma che lo sport non gli dà “popolarità”.
Ma c’è un altro dato che dovrebbe preoccupare. Anche chi sceglie di svolgere una qualsiasi attività fisica tende a mollare per strada.

Il drop out, cos’è?
Si chiama “drop out”, la tendenza ad abbandonare lo sport che si è scelto di praticare. I numeri indicano il picco di questo fenomeno verso febbraio, a metà anno se si considera “inizio anno” il mese di settembre, quando cominciano tutti i corsi sportivi. Se a fine estate si è tutti entusiasti di cominciare l’avventura con un nuovo sport, a febbraio – ad entusiasmo spento – non ci rimane che abbandonare all’angolo gli attrezzi e le buone intenzioni.

Ma cosa è successo? Niente di grave. Non facciamoci prendere dai sensi di colpa. Semplicemente abbiamo sbagliato sport. Questo fenomeno di “drop out” interessa prevalentemente i bambini, spesso orientati dai genitori che scelgono una “strada” senza interpretare in modo corretto – non solo i desideri e i gusti del bimbo – ma anche le sue naturali attitudini e una serie di semplici regole legate allo sviluppo fisico del piccolo. Un fenomeno pericoloso se si pensa che in questo modo si può allontanare – definitivamente – un bimbo dallo sport.

Su una cosa si è tutti d’accordo: fare sport per un bambino è necessario. L’American Academy of Pediatrics ha stimato che – per ridurre la massa grassa e aumentare la massa magra, prevenire obesità, favorire un corretto sviluppo osseo e ricavarne un beneficio psicologico – un bimbo dovrebbe svolgere da 30 a 60 minuti di attività fisica al giorno. Ma che sia l’attività giusta…
È per questo motivo, per andare incontro ai desideri e alle esigenze di tutti che il Garden Sporting Center a Rimini mette a disposizione di genitori e bambini una vasta gamma di possibilità.

Ad ogni bimbo il suo sport: come scegliere in base agli anni

Nuoto – i bambini possono svolgere questo sport da soli oppure con i genitori. Al Garden Sporting Center c’è addirittura un programma che coinvolge i neonati. Si tratta di Acquerello (da pochi mesi sino a 3 anni) un corso per andare alla scoperta dell’acqua, giocando. A questo programma si aggiungono i Corsi di nuoto veri e propri dedicati ai bambini di diverse età con possibilità di percorsi personalizzati. La vasca didattica (riservata ai piccoli dai 6 mesi ai 5/6 anni) è un luogo di gioco, dove si apprendono le basi di immersioni e galleggiamento e si gioca recuperando gli oggetti dal fondo della piscina. Ma sono molte le attività che si possono svolgere in acqua, sino ai 17 anni.

Il nuoto è uno sport che aiuta la coordinazione e la sicurezza personale. Si può abbinare a sport asimmetrici come il tennis o la scherma per riequilibrare lo sviluppo muscolare. Un curiosità: secondo i dati diffusi dalla Federazione Italiana Nuoto negli ultimi 20 anni c’è stato un calo del 70% degli incidenti mortali in acque libere, per effetto del diffondersi delle attività delle scuole di nuoto.

Tennis e Beach Tennis – il beach tennis come il tennis è una disciplina che affina le capacità tattiche del bambino, oltre che favorire la concentrazione. Viene definito uno sport asimmetrico perché sviluppa solo alcune parti del corpo, ed è per questo motivo che sarebbe opportuno integrarlo con altri sport, in modo da riequilibrare lo sviluppo fisico. Il Garden Sporting Center ha sviluppato il beach tennis, potendo contare su 9 campi di ultima generazione, attrezzati per praticare questo sport anche in inverno. Sono attivi anche dei corsi di tennis classico. Si organizzano, infine, dei corsi collettivi oppure individuali in base alle esigenze dei piccoli tennisti.

Danza – è noto che questo è lo sport della tecnica e della disciplina per eccellenza. Una vera e propria forma d’arte indicata per chi vuole abbinare allo sport anche la possibilità di esprimersi non solo a livello fisico. Dall’ ever green “Classica” sino alle forme più nuove di danza come l’Hip Hop e la Contemporanea, al Garden Sporting Center ci sono diverse possibilità di cimentarsi con questa disciplina. Una vera e propria scuola di danza con percorsi selezionati in base all’età e al livello formativo dei bambini e dei ragazzi.

Karate – è uno sport che richiede forza e una buona coordinazione neuro motoria. In genere si consiglia ai bimbi timidi che hanno bisogno di di acquisire fiducia in se stessi e nelle loro capacità; allo stesso modo è indicata per quei bambini che hanno bisogno di controllare la propria aggressività e vivacità.

Calcio – è lo sport di squadra per eccellenza. Sviluppa lo spirito di squadra, resistenza, velocità, coordinazione e migliora le capacità respiratorie dei più piccoli. Al Garden Sporting Center la scuola di calcio viene gestita direttamente dal Rimini calcio.

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di Roberto Bonfantini