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Attualità Economia

Cresce l'export. Merito anche del protocollo tra Unindustria, Carim e Camera Commercio

In foto: i tre presidenti in conferenza stampa
i tre presidenti in conferenza stampa
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 11 dic 2014 14:07 ~ ultimo agg. 12 dic 15:22
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La provincia di Rimini è l’unica tra le tre romagnole a far segnare nei primi sei mesi dell’anno il segno più alla voce EXPORT (+3,04%) passando dai 908 milioni del 2013 ai 936 di quest’anno. Pur rimanendo in regione fanalino di coda, il territorio si posiziona al sesto posto per percentuale di crescita. “Cresce – spiega il presidente di Unindustria Rimini Paolo Maggioliil numero di imprese che esporta. E questo è uno dei pochi segni più per il nostro territorio.” 

Dati che confermano ancora una volta che la via delle esportazioni è quella maestra per uscire da una crisi che affligge particolarmente il mercato interno. Dall’indagine sull’internazionalizzazione condotta da Unindustria emerge come aumentino le imprese riminesi che guardano oltre confine. L’export si concentra sull’Europa comunitaria (Germania, Francia e Spagna in testa) così come l’import. Cala invece del 6% le esportazioni verso la Russia per colpa dell’embargo messo in atto nei confronti dei settori agroalimentare e dei beni strumentali. Nonostante questo la Russia, insieme agli Stati Uniti, resta tra i paesi di interesse per il prossimo triennio. L’indagine, che si è concentrata su un campione rappresentativo di 181 aziende, ha messo l’accento anche sugli ostacoli all’internazionalizzazione: in primis conoscitivi, poi strutturali o di servizio. Difficoltà però in diminuzione anche grazie alle iniziative messe in campo come il protocollo, che compie un anno, sottoscritto da Unindustria, Carim e Camera di Commercio che potrebbe presto arricchirsi di altri soggetti come ad esempio l’Università.

“Banca Carim – spiega il Presidente di Banca Carim Sido Bonfatticrede in un sistema nel quale i soggetti economici ed amministrativi danno vita a un progetto sinergico capace di generare concreto sostegno alle imprese.
Con questo approccio si possono ottenere risultati rilevanti e l’articolato progetto che ci vede impegnati insieme a Unindustria e Camera di commercio è un ottimo esempio. L’indagine oggi disponibile trasmette il crescente numero di imprese che dichiarano di intrattenere rapporti commerciali con l’estero. Significa che viene compresa l’importanza di farsi conoscere ed apprezzare sui nuovi mercati, soprattutto in questo particolare momento economico, così da ridurre la dipendenza da un unico ambito commerciale e diversificare il rischio.
Questo dato sprona Banca Carim ad incrementare la promozione dei suoi servizi, affinché le imprese orientate all’internazionalizzazione conoscano la professionalità garantita dalla struttura della Banca dedicata a questo profilo di domanda. Parliamo di un team di specialisti con grande esperienza, competenza e passione, in grado di cucire soluzioni personalizzate.
I risultati ci confortano: ad oggi i finanziamenti sull’estero erogati dalla Banca assommano a quasi ottanta milioni di euro e sempre più numerose sono le adesioni a momenti formativi pensati e organizzati per i manager delle imprese.
Questa condivisione di saperi va perseguita col massimo impegno, così che i seppur timidi primi segnali positivi possano davvero trasformarsi nel cambio di tendenza che tutti auspichiamo”.

“Unindustria Rimini – sottolinea il Presidente di Unindustria Rimini Paolo Maggioli da anni affianca le imprese che si affacciano ai mercati esteri e così facendo è riuscita a diminuire, come dimostrano i dati della nostra indagine, gli ostacoli conoscitivi delle aziende che fanno export.
E per poterle assistere in maniera sempre più efficace abbiamo avviato collaborazioni come quella con Carim e Camera di commercio da cui è nato il Protocollo o la realizzazione di servizi ad hoc come il “Servizio Dogane”.
L’internazionalizzazione rimane, insieme all’innovazione, il punto di partenza per la strategia del mio mandato.
L’indagine Ricerca e Innovazione realizzata dalla nostra Associazione in collaborazione con l’Università di Bologna – Campus di Rimini e recentemente presentata, ha rilevato che le imprese del territorio sono attive sia nell’ambito dell’innovazione sia dell’export. Questo ci fa ben sperare e ci stimola a continuare a sostenerle con progetti e azioni mirate.
Per quanto riguarda l’internazionalizzazione il nostro obiettivo resta di fare raddoppiare nei prossimi cinque anni la penetrazione estera delle imprese sotto i 50 dipendenti, che attualmente è il 21%, e raggiungere così almeno il 40% del fatturato estero sul totale”.

“Un anno fa – conclude il Presidente della Camera di commercio di Rimini Fabrizio Moretti
Camera di commercio di Rimini, Unindustria e Banca Carim, davano vita al Protocollo per l’Export. Sono passati solo 12 mesi ma il panorama nel quale ci stiamo muovendo è decisamente cambiato: gli Enti camerali, in particolare, stanno cercando di sopravvivere autoriformandosi e hanno subito un drastico taglio del diritto annuale che ne ha notevolmente ridimensionato l’attività. In questo scenario complesso abbiamo voluto però mantenere e rilanciare il nostro impegno nel supporto delle imprese del territorio sui mercati internazionali: i dati ci raccontano, infatti, che è solo chi innova e chi cerca mercati oltre frontiera ad avere le migliori opportunità, non solo di resistere alla crisi, ma anche di crescere. Ci fa quindi molto piacere essere qui oggi, con i nostri partners, per presentare l’attività 2015, dopo il successo di quella svolta nel 2014: iniziative concrete che daranno nuova linfa alle imprese, sia a quelle che per la prima volta si affacciano su scenari internazionali, sia a quelle che hanno già investito e che ancora molto desiderano fare per sviluppare il proprio business all’estero. A tutti questi possiamo dire con orgoglio che la Camera di commercio c’è e che possono contare su di noi”.