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Cronaca Newsrimini Rimini

Operazione Evergreen: 10 in manette per spaccio. Attività andava avanti dal 1989

In foto: gli arrestati
gli arrestati
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura 3 min
Mer 26 Nov 2014 12:19 ~ ultimo agg. 18 Mag 15:29
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Dal vigilantes al perito informatico, dal tassista abusivo al giardiniere, passando per titolari di bar e negozi. Sono persone in alcuni casi insospettabili, con un tenore di vita volutamente nella norma quelle finite in manette alle 5 di questa mattina nell’ambito dell’operazione Evergreen della polizia di Rimini. L’indagine, partita nel febbraio di quest’anno e coordinata dal Pm Paola Bonetti, ha portato a sgominare un’organizzazione specializzata nello spaccio di cocaina ed hashish che operava sul territorio dal 1989.

Al vertice della piramide il 60enne foggiano Luigi Rendina, titolare di uno dei più grandi vivai riminesi alla Grotta Rossa. Rendina, finito più volte nel mirino delle forze dell’ordine ma sempre sfuggito all’arresto grazie ad una fitta rete di fiancheggiatori, era il vero e proprio grossista della droga. A tradirlo alcune intercettazioni ambientali nelle quali si vantava di aver fatto la fortuna di molti spacciatori riminesi e di aver acquistato il vivaio con i soldi dello spaccio. Proprio il vivaio, una struttura da oltre un milione di euro, è stata posta sotto sequestro: all’interno potrebbe nascondersi della droga. Altra figura di spicco dell’organizzazione il 37enne Giuseppe Emendatori (detto “Gas”), giardiniere per una cooperativa cesenate, che settimanalmente riforniva gli spacciatori al dettaglio con un chilo e mezzo di droga. Tra questi anche il fratello Massimiliano, 41enne, titolare di un bar a Viserba.
Il 53enne Gerardo Gasperoni (detto Gerry), perito informatico residente a Santarcangelo, confezionava le dosi in un laboratorio di via Pervinca e la nascondeva poi in quello che chiamava Bunker, la depandance di uno dei suoi 50 clienti abituali. Molto metodico, si appoggiava ad inconsapevoli esercizi commerciali di Santarcangelo e Rimini nei quali i clienti sapevano a che ora raggiungerlo. Le custodie cautelari in carcere hanno raggiunto anche il 33enne Massimo Neri, tassista abusivo, il 38enne Mirko Polidori, il vigilantes 34enne Omar Bellapasta, l’operaio 33enne Daniele Domeniconi e il 36enne Mirko Witt (detto Vuito). Nella casa di quest’ultimo sono stati sequestrati 100mila euro in contanti mentre nel suo negozio “Tutto a un euro” di Miramare il materiale per il confezionamento delle dosi. Sequestrati anche 300 grammi di cocaina e qualche decina di grammi di hashish.

In giornata, a conferenza stampa conclusa, è arrivato anche il decimo arresto: in carcere è finito anche Gennaro Esposito, riminese 35enne, di professione commerciante.

Capitolo clientela. Vale il detto “pochi ma buoni”: persone fidate, di ceto sociale non basso e capaci di tenere la bocca chiusa. Solo così l’organizzazione ha potuto agire indisturbata per 20 anni.

Complicata l’indagine visto che i protagonisti, tutti residenti sul territorio, usavano poco il telefono per i contatti con la clientela che sapeva dove trovarli e a che ora. Spazio quindi alle intercettazioni ambientali e a pedinamenti e appostamenti “vecchia maniera”.

50 gli agenti impegnati provenienti anche da Bologna e dall’Unità Cinofila di Ancona.

 

 

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