Misano Connection. Era l’avv. Guerra la mente del traffico di prostituzione


I carabinieri ne hanno sequestrati 14: abitazioni di pregio, posizionate nei centri di Riccione, Cattolica, Rimini, Pesaro. Per gestire gli appartamenti Guerra si avvaleva della collaborazione di una donna che si occupava di riscuotere gli affitti e un uomo che faceva la manutenzione degli immobili. I due si assicuravano anche che dall’esterno ci fosse un’assoluta parvenza di normalità, ed erano pronti a spostare le ragazze se emergeva qualche problema con vicini di casa o clienti. Un rumeno gestiva materialmente il traffico di giovani, la maggior parte dell’est, ma anche brasiliane, dominicane, italiane. Faceva prostituire anche la moglie e tre cognate. Le donne, centinaia quelle passate negli appartamenti, pagavano dai mille ai 1.500 euro di affitto mensile, spesso anche in nero, per monolocali da 30metri quadri. Dell’organizzazione faceva parte anche un esperto informatico. L’uomo, operando dall’estero, aveva il compito di pubblicizzare le offerte di meretricio su siti internet e bacheche on-line. Ritoccava le foto delle ragazze che venivano pubblicate in rete e organizzava tour in tutta Italia per farle prostituire, insomma un’attività a tempo pieno. E’ stato arrestato a Reggio Calabria dove aveva accompagnato una delle ragazze. I carabinieri hanno anche accertato che Guerra consumava rapporti sessuali con le ragazze, in cambio di particolari trattamenti.
Il reato contestati ai cinque è associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento e al favoreggiamento della prostituzione. Le indagini dei carabinieri della stazione di Riccione e della sezione di polizia giudiziaria, dirette dal procuratore capo Giovagnoli e dal sostituto procuratore Cerioni, erano partite oltre un anno fa, con l’arresto di un transessuale che con le sue dichiarazioni aveva messo i militari sulle tracce dell’organizzazione. A maggio, sempre del 2011, altri particolari erano emersi dal racconto di una giovane rumena che era stata picchiata e derubata da un cliente non soddisfatto dalla prestazione. Intercettazione telefoniche, pedinamenti, controlli incrociati su siti internet hanno permesso di scoprire il sodalizio criminale.
Ieri i cinque sono stati arrestati; anche per l’avvocato Guerra, che indagato e con obbligo di dimora per l’operazione Criminal Minds aveva finora evitato l’arresto, ieri sera si sono aperte le porte dei Casetti.