I giorni della vendemmia. Al Settebello il film ispirato a Tondelli


La nota stampa sul film e sull’iniziativa riminese
Campione di incassi nei primi quattro weekend di programmazione nelle sale di Modena, Parma, Reggio Emilia, Ravenna e Bologna, I giorni della vendemmia film dell’esordiente Marco Righi, prodotto da Ierà, arriva finalmente a Rimini, da venerdì 23 marzo al Cinema Settebello (via Roma 70). E grazie all’interesse mostrato dal pubblico, la pellicola rimane in cartellone anche a Bologna (Cinema Europa) dove la programmazione è stata prolungata di un’altra settimana!
In occasione delle uscite a Rimini e Bologna, IERA’ ha pensato a uno speciale regalo dedicato a tutti gli spettatori che andranno a vedere il film durante il weekend (venerdì, sabato e domenica): ‘i primi dieci minuti te li offre la produzione’ ovvero si otterrà un euro di sconto presentando la cartolina del film in distribuzione nei vari locali e luoghi delle due città.
Un piccolo film indipendente fortemente ancorato al territorio emiliano romagnolo che arriva in sala preceduto da un’infilata di successi festivalieri – 22 festival internazionali e 7 prestigiosi riconoscimenti – e dal riconoscimento insignito dalla FICE (Federazione Italiana Cinema d’Essai) come film d’autore.
Con un budget ridottissimo, nessun effetto speciale e una troupe tecnica di giovani e talentuosi professionisti italiani – età media 26 anni – Marco Righi firma una storia emozionante e sincera che fin dal primo weekend di uscita seduce pubblico e critica facendo registrare affluenze record soprattutto tra i giovani e diventando un piccolo caso sul web dove la pagina Facebook del film ha registrato, solo nell’ultima settimana, 185.804 utenti che hanno visualizzato contenuti e sono più di 8000 i fan che quotidianamente sostengono il film.
Ispirato alla la figura dello scrittore correggese Pier Vittorio Tondelli, con una citazione da Altri Libertini ad aprire la pellicola, e ambientato nella provincia rurale emiliana dei primi anni ’80, il film racconta l’educazione sentimentale dell’adolescente Elia (Marco D’Agostin), che vive insieme a un padre (Maurizio Tabani) con una forte inclinazione ideologica al marxismo, una madre molto cattolica, l’anziana nonna e un fratello maggiore Samuele (Gian Marco Tavani), sempre in giro per l’Europa, ex settantasettino ora giornalista musicale.
Protagonista maschile del film un esordiente formatosi al DAMS di Bologna, Marco D’Agostin, che nonostante la giovane età ha già collezionato una buona esperienza in campo teatrale – nel 2009/2010 è stato impegnato con la Compagnia Mòra nella tournée internazionale dello spettacolo Homo Turbae di Claudia Castellucci – e nella danza contemporanea, nella duplice veste di ballerino e coreografo. Al suo fianco Lavinia Longhi, già vista in Immaturi 2 di P.Genovese e Sangue Pazzo di M. T.Giordana, che nel film veste i panni di Emilia, la ragazza venuta dalla città che sconvolgerà la quotidianità di Elia. Nel cast anche Gian Marco Tavani, modenese di Carpi già visto nel Barbarossa di R. Martinelli, e Maurizio Tabani, attore di formazione teatrale, con numerosi film alle spalle, tra cui Il mattino ha l’oro in bocca di F. Patierno e Quel che resta della notte di F. Munzi.
“Un film intimo e delicato, personale ma non autobiografico” dichiara Marco Righi classe 1983, originario di San Polo d’Enza (RE), qui al suo primo lungometraggio d’autore, dopo aver realizzato due cortometraggi e il noto documentario Abbasso il Duce (2006) film sulla Resistenza tra la provincia reggiana e quella parmense, trasmesso anche da RAI 3.
La pellicola è impreziosita dalla splendida fotografia – Miglior Cinematografia all’11°Milano International Film Awards – di Alessio Valori (a.i.c.) e dalle musiche originali a cura del modenese Roberto Rabitti che nel film è stato anche aiuto regia di Righi.
Girato in soli 14 giorni, senza finanziamenti pubblici, il film è stato prodotto da Ierà casa di produzione di Reggio Emilia fondata da Simona Malagoli, che dopo anni di esperienza nella produzione di filmati industriali e programmi televisivi, ha voluto scommettere sul progetto cinematografico del giovane cineasta.
Si tratta quindi di una coraggiosa opera prima sia per la regia sia per la produzione, che dopo un lungo percorso produttivo, si prepara ad affrontare un iter distributivo indipendente sostenuto per quel che riguarda l’Emilia Romagna, dal distributore regionale Seac.
Prodotto in collaborazione con Indiosmundo e con il patrocinio del Comune di Reggio Emilia, della Provincia di Reggio Emilia e del Comune di San Polo d’Enza il film è stato realizzato grazie anche al contributo di MARR, Pasini Reti Metalliche, 3ME e InterPuls; aziende private che hanno creduto nel progetto dei giovani reggiani.
(nella foto la locandina del film)