In manette l’aggressore del Pepe Nero. Era un 25enne albanese


Si chiama Pandeli Xhepexhiu, ha 25 anni ed è un manovale albanese residente a Rimini.
È l’uomo che domenica intorno alle 7 del mattino ha colpito al cuore, sembra con un cacciavite, il serbo Sasha Stoienic buttafuori del locale Pepe Nero di Riccione. I due si conoscevano da 3 o 4 mesi, cioè da quando l’albanese aveva iniziato a frequentare una ballerina del locale ed ogni sera si presentava al Pepe Nero distraendo la ragazza e discutendo con i clienti che le si avvicinavano. Proprio per questo motivo Stoienic spesso era stato costretto a rimproverarlo. Ed anche nella notte tra sabato e domenica l’albanese aveva trovato da discutere con un gruppo di ragazzi italiani interessati alla sua fidanzata. Il buttafuori aveva allora allontanato dal locale sia i primi sia il 25enne che però aveva atteso la chiusura del locale, raggiunto il bar dove il personale faceva colazione e dopo, una discussione, accoltellato il serbo. I carabinieri, che già conoscevano l’uomo, hanno fatto subito partire le indagini che si sono concentrate sui famigliari del giovane con intercettazioni telefoniche e ambientali e pedinamenti.
Negli ultimi giorni le ricerche si sono estese fino a Bologna e Fano per verificare anche la possibilità che l’aggressore facesse ritorno in Albania o in Repubblica Cek, patria della fidanzata.
Questa mattina l’epilogo: alle 11.15 le manette sono scattate ai polsi dell’albanese mentre stava entrando nel Bar Damiani in zona Tripoli a Rimini, poco distante dall’appartamento della fidanzata. Non ha opposto resistenza. L’accusa per lui è di tentato omicidio.
Intanto le condizioni di Stoienic stanno lentamente migliorando.
Newsrimini.it
(nella foto l’albanese arrestato)