Clinica Santa Rita, l’Ordine di Milano sospende i medici coinvolti


L’Ordine dei medici dei Milano ha sospeso i medici coinvolti nell’inchiesta della Procura sulla clinica Santa Rita. Analogo provvedimento per i colleghi dell’ospedale San Raffaele Villa Turro, finito nel mirino delle inchieste la scorsa settimana. E’ lo stesso Ordine provinciale di Milano a darne notizia, al termine della sessione straordinaria del Consiglio dell’Ordine, riunitosi per esaminare “gli atti trasmessi dalla Procura di Milano”, e deliberando “all’unanimità” il provvedimento. Provvedimento che segue la sospensione, da parte della Regione Lombardia, della convenzione con la clinica Santa Rita. Il Consiglio ha inoltre deciso di costituire l’Ordine “come parte lesa in sede civile a difesa della dignità e del decoro dell’immagine dei medici”.
E’ l’ennesimo atto di una inchiesta che sta travolgendo l’immaginario collettivo e la sanità meneghina: in Procura piovono le denunce di parenti deceduti nella clinica Santa Rita, o di ex pazienti che ritengono di aver subito cure sbagliate in quella che viene definita “la clinica degli orrori”. Le accuse sui medici della struttura, due in carcere e 12 agli arresti domiciliari, è di truffa ai danni dello Servizio Sanitario nazionale, lesioni gravi e gravissime, e per due medici, omicidio volontario. Al vaglio degli inquirenti 5 morti sospette, dettate forse più da fattori economici che dal fato. Altre 20 decessi sarebbero al vaglio dei esperti incaricati dalla Procura.
Ieri sono iniziati gli interrogatori in carcere. Il gip Micaela Serena Curami ha sentito il chirurgo Pier Paolo Brega Massone, ex primario del Santa Rita, e il suo braccio destro Piero Fabio Presicci. Entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Brega Massone, assistito dall’avvocato Giuseppe Cannella, ha solo fatto questa dichiarazione: “Ho sempre pensato al bene dei pazienti e ho agito secondo scienza e coscienza”. “Se ci sono responsabilità nella truffa e negli orrori di cui parla l’ordinanza, queste sono dei medici – ha detto invece Enzo Brienza, il legale del notaio Francesco Paolo Pipitone, titolare della clinica Santa Rita, agli arresti domiciliari – da imprenditore sanitario non c’entra nulla”.
Oggi invece stano sfilando come testimoni alcuni anestesisti della clinica, sentiti dai Pm Grazia Pradella e Tiziana Siciliano. Mentre domani dovrebbero riprendere gli interrogatori di garanzia degli arrestati ai domiciliari, eseguiti dal gip Micaela Curami, 11 medici e il titolare Francesco Paolo Pipitone, che pare sarà ascoltato venerdì.