Operazione antidroga Champagne. I primi interrogatori
il sammarinese Nevio De Angelis e l’albanese Altistin Precetaj, ricercati insieme ad altri due stranieri che sono ancora latitanti. Oggi in Procura a Rimini i primi interrogatori: tutti gli inquisiti hanno negato gli addebiti, ovvero quell’importante traffico di droga (circa tre chili al mese provenienti dall’ Olanda) che, secondo la Questura, vedeva protagonista una banda mista di albanesi e italiani fra cui anche Fabrizio Gennarelli, socio nella società che gestiva la discoteca ‘Prince’ di Riccione, da tempo in liquidazione. Secondo il suo legale, Fabrizio Marini di Ancona, Gennarelli avrebbe negato ogni addebito “e chiarito le questioni che potevano sembrare sospette, episodi che per gli inquirenti apparivano criminosi. In realtà – ha aggiunto l’avvocato – il suo rapporto con gli albanesi finiti nell’inchiesta era di clientela e di amicizia. Frequentavano il suo locale e inoltre le mogli sia di Gennarelli che di due degli albanesi arrestati (Elvis Baroti e Jazin Cekerku) erano tutte di nazionalità romena e amiche fra loro”. “Peraltro Cekerku e Baroti – ha sottolineato ancora il legale – svolgevano un’attività di compravendita di auto per la quale avevano un regolare permesso di soggiorno. Poi, se alle loro conversazioni intercettate, in cui parlano di merce varia, si vuole sempre dare il significato di cocaina…”. Marini ha chiesto per il suo assistito, già agli arresti domiciliari, la scarcerazione. (Ansa)