Contrordine, i tedeschi ci amano. Il rapporto ENIT a Stoccarda
Nel corso del 2007 l’Italia è tornata ad essere una delle mete preferite dai tedeschi e i settori preferiti restano la vacanza balneare e il turismo culturale. Ad affermarlo – riferisce una nota della Provincia di Rimini, una cui delegazione é presente a Stoccarda – é il presidente delle agenzie di viaggio tedesche Klaus Laepple, riportata nel rapporto che l’Enit ha consegnato agli operatori turistici italiani in apertura della fiera di Stoccarda.
Il rinnovato interesse tedesco per l’Italia – prosegue la nota della Provincia – é testimoniato anche dalle intenzioni di vacanza espresse per il 2008: l’Italia è saldamente al secondo posto tra le mete estere preferite.
Alla fiera di Stoccarda ha partecipato anche l’assessore al turismo della Provincia di Rimini Marcella Bondoni che ha tra l’altro incontrato Marco Montini, direttore Enit per l’area tedesca.
“Il dato positivo da cui partire – commenta l’assessore Bondoni – è che i tedeschi hanno ripreso a spendere per le vacanze, mentre hanno contratto i loro consumi. E nelle loro preferenze, nonostante gli articoli negativi della Bild, resta l’Italia. Riviera di Rimini, dove nel 2007 le presenze tedesche hanno
manifestato segnali di sofferenza, deve attrezzarsi per poter intercettare questo rinnovato interesse tedesco per l’Italia. Due temi appaiono urgenti: quello della raggiungibilità della nostra Riviera, e qui si tratta di dare corso ai programmi e agli investimenti già previsti, e quello di pacchetti all inclusive che siano fortemente competitivi. Anche dalla Fiera di Stoccarda – prosegue l’assessore Bondoni – è emerso che il mercato tedesco è molto sensibile a proposte di vacanza all inclusive e a queste esigenze dobbiamo rispondere immediatamente per vincere la
concorrenza di regioni a noi vicine. Dobbiamo inoltre continuare ad investire nei collegamenti aerei con le città tedesche, una politica che ha portato risultati significativi, anche perché si è visto che i turisti tedeschi che vengono in aereo scelgono in media un periodo di vacanza più lungo”.