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Ambiente Provincia

Ric. pubblichiamo. WWF: la ferrovia come soluzione per la Marecchiese

In foto: Perché non considerare la scelta delle ferrovie come risposta ai pesanti problemi di traffico di oggi? Lo chiede Maria Teresa Pazzaglia, responsabile della sezione riminese del WWF, riferendosi in particolare a via Marecchiese. Pubblichiamo l'intervento della Pazzaglia:
Perché non considerare la scelta delle ferrovie come risposta ai pesanti problemi di traffico di oggi? Lo chiede Maria Teresa Pazzaglia, responsabile della sezione riminese del WWF, riferendosi in particolare a via Marecchiese.
Pubblichiamo l'intervento della Pazzaglia:
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lun 25 giu 2007 09:12 ~ ultimo agg. 30 nov 00:00
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Da tempo la gente si lamenta per l’eccessivo traffico sulla via Marecchiese, che rende la viabilità troppo lenta e pericolosa.
E’ vero che lungo tale arteria si è costruita una massiccia urbanizzazione, senza tener conto del traffico veicolare, dell’aumento della popolazione e di conseguenza anche dei veicoli circolanti.
La Marecchiese è solo una delle stade di Rimini dove il carico urbanistico non è stato supportato dai servizi necessari, quali verde pubblico, parcheggi, scuole e viabilità. Così oggi ci si trova difronte a problemi quasi insolvibili, come il traffico in occasione delle manifestazioni nella nuova fiera, oppure casi che si andranno a risolvere con soluzioni pasticciate e non rispettose dell’esistente, come il prolungamento di via Sozzi all’interno del Parco Sacramora, o problemi niente affatto risolti come appunto in via Marecchiese.
Se è vero che in Italia il numero delle auto pro-capite è superiore alla media europea, è anche vero che nel nostro paese i mezzi pubblici sono scarsi ed inefficienti.
Il mito dell’automobile,d el trasporto su gomma, la politica degli ultimi quarant’anni a favore dell’auto ha dato i suoi frutti ed oggi, purtroppo, ne paghiamo anche le conseguenze.
Se le maggiori capitali europee hanno efficientissime metropolitane, si può dire che l’Italia ne sia quasi completamente priva; se in Europa il trasporto merci solo in minima parte viene fatto su gomma, in Italia rappresenta la fetta di gran lunga maggiore; se negli ultimi quarant’anni la Germania ha aumentato i
chilometri di ferrovie, l’Italia ne ha estirpati ben 4263! Ecco allora che se da una parte abbiamo le autostrade intasate da chilometriche code di tir, per cui anche a Rimini si rende necessaria la costruzione della terza corsia autostradale, contro cui a nulla sono serviti i comitati dei cittadini, dall’altra abbiamo nel nostro, si fa per dire, piccolo, il problema della Marecchiese.
Eppure nell’ anteguerra c’era una ferrovia che collegava Rimini a Novafeltria, che come ferrovia minore è stata smantellata . Fu quella una scelta scellerata, alla quale oggi si deve porre rimedio col ripristino di quella linea ferroviara, onde ridurre il traffico sulla marecchiese. Non si deve chiedere la costruzione di una Marecchiese bis, che non farebbe altro che aumentare il traffico veicolare, l’inquinamento e l’ emanazione di polveri sottili. Il Protocollo di Kjoto, firmato dall’Italia e fino ad ora sistematicamente violato, chiede alle nazioni di ridurre le proprie emissioni di gas, responsabili dell’effetto serra, foriero di grandi disatri ecologici.
Come già altre nazioni europee stanno facendo da anni l’ Italia deve ridurre le sue emissioni e invece negli ultimi dieci anni le ha umentate. Quale occasione migliore per abbandonare la politica delle autostrade e delle strade e imboccare la via delle vecchie, care ferrovie per il trasporto pendolare e il trasporto merci?
Questo impegno chiede il WWF alla Provincia e ai Comuni, una soluzione al problema viabilità efficiente ed ecologico.