‘Fellini mi ha fatto amare il cinema’. L’intervento di Carlo Verdone al Fulgor


“Fellini è stato un regista che mi ha fatto amare il cinema”. Così Verdone ha ricordato la figura del grande regista. L’attore ha spiegato di avere amato in particolare “il Fellini in bianco e nero”, quindi soprattutto il primo periodo del regista. “Questo grande uomo – ha sottolineato – da una faccia, da un volto, riusciva a penetrare l’anima delle persone. Lo ricordo come un grandissimo regista che ha rappresentato, in un mosaico perfetto, le fragilità, le cialtronerie, le illusioni di tutti gli esseri umani”. Secondo Verdone, Fellini ha rappresentato il paese: “‘La Dolce Vita’ è un mosaico perfetto della nostra Italia che soltanto un grande osservatore, un grande psicologo sarebbe riuscito a fare. Poi lui era un artista e, quindi, un grande poeta”. Se fosse vivo – é stato poi chiesto a Verdone – Federico Fellini che film farebbe per raccontare l’Italia di oggi? “Non farebbe niente – é stata la risposta – Io ho avuto il privilegio di poterci parlare per telefono prima che si ammalasse. Sapeva che dormivo poco come lui e mi chiamava al telefono alla mattina tra le 7 e le 7,15 e per circa un mese siamo andati avanti così. Lui non capiva i giovani, non capiva dove stava andando il mondo. Mi diceva: ‘Carletto, come stanno cambiando i nostri tempi?'”. Avrebbe avuto, ha concluso Verdone, “delle difficoltà enormi a realizzare dei film anche perché i film di Fellini costavano troppo e, oggi come oggi, non si potrebbero fare”.